27 mag 2016 – Ci voleva Fausto Coppi a incendiare il Giro d’Italia 2016 di entusiasmo. Nella salita a lui dedicata, la vetta più alta della Corsa Rosa, il Giro ha preso fuoco e proprio nel punto più freddo. La Maglia Rosa, che fino a quel momento era stata indomabile e non dava segni di cedimento è scivolata in discesa. Kruijswijk ha sbagliato una curva e si è letteralmente spalmato sul costone di neve a bordo strada. Bicicletta rovinata, ammiraglia lontana, assistenza neutra che fa quello che può e nervosismo che sale, assieme al dolore.
La corsa diventa epica proprio quando si esce dalle nebbie del Colle dell’Agnello. E pensare che oltre i 2.740 metri era tornato pure a splendere il sole. Quel che non è accaduto in salita (molto poco comunque) è successo in discesa. Dopo la caduta della Maglia Rosa un altro capitombolo terribile è toccato a Ilnur Zakarin. Il giovane russo è finito fuori strada e ha rotto la clavicola. Una caduta così brutta che sapere della clavicola, paradossalmente, ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tutti.
Intanto Nibali è in forma come non ci si aspettava. Altra rivoluzione. E sì che ad un certo punto era sembrato pure staccarsi. Stava solo carburando e quando è scattato ha messo in crisi pure Valverde: deitro anche lui.
Nella fuga davanti, partita parecchi chilometri prima, era rimasto da solo (primo sulla Cima Coppi) Michele Scarponi. Onore delle armi e scatto sull’attenti: dietro c’è Nibali che sta bene e devi fermarti. Dura ubbidire per tutti ma non per lui: una linguaccia alla telecamera e aspetta il suo capitano fermandosi letteralmente. Il suo aiuto sarà fondamentale per continuare a guadagnare vantaggio e indurire le gambe anche a Chaves. E sì, perché sulla salita finale di Risoul, Nibali scatta e poi accelera ancora finché non molla anche Chaves. Inizia una salita che è una cronoscalata. Non vi era piaciuta quella dell’altro giorno? Ve la rifaccio come si deve. Arrivando primo e tornando pure in classifica. E intanto Chavez si veste di rosa.
Incredibile eh? No, di più: pensate che aveva anche immaginato di lasciare il Giro d’Italia parlando di umiliazione. Che reazione ragazzi. Vai Nibali, bravo Campione!
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GR