9 mag 2021 – Una volata promessa, una volata mantenuta, i velocisti non si sono fatti mancare l’occasione anche per mancanza di visioni contrarie. Persino la fuga, oggi, è andata via senza pretese.
Volata lanciata perfettamente a Viviani che negli ultimi metri è rimasto un po’ imballato, mentre Merlier scappava via di forza a confermare ancora una volta che la Alpecin non sarà squadra World Tour ma solo sulla carta. Subito dietro Nizzolo e poi Viviani.
Curioso come si siano intesi malamente Gaviria e Molano che si sono ostacolati in volata inavvertitamente. Nel conto di giornata, l’unico brivido lo si deve a loro. E ne avrebbero fatto volentieri a meno.
Se l’altimetria diceva tappa piatta per i corridori – GPM a parte, ma con sufficienza – le salite interminabili oggi sono state a carico dei commentatori in diretta. Difficile riempire i 178 chilometri di questa corsa che altro non era che una tappa di trasferimento.
Dopo aver vantato lo sforzo della diretta per tutta la tappa, oggi, la Rai si è dovuta inventare di tutto per cercare di movimentare una corsa pascolata dai corridori al risparmio, in attesa di tappe che le energie le toglieranno senza neanche doversi impegnare in attacchi.
Sicuri che la diretta integrale di tutte le tappe faccia bene al Giro d’Italia?
Non è una classica che crea attesa. Ecco, dopo una tappa di trasferimento come questa forse viene da ripensare un po’ le cose, che anche la bravura dei commentatori può poco contro il niente.
Un riassunto perfetto della tappa è stato anche il Gran Premio della Montagna. C’era ancora da assegnare la maglia blu di leader, non conquistata ieri a cronometro per mancanza di dislivello sufficiente.
Dal gruppo erano scappati Tagliani (anche oggi il primo a partire), Marengo e Albanese. Si sono arrampicati verso il primo Gran Premio della Montagna del Giro d’Italia che ha fruttato, proprio a Vincenzo Albanese la prima maglia blu da scalatore certificato.
Una fuga che finisce senza clamori a 24 chilometri dell’arrivo. Neanche il tempo di arrivare all’ultimo sprint di giornata prima del traguardo. Quello che fa in tempo ad aggiudicarsi niente meno che Filippo Ganna, attento ai secondi per sé o per la squadra. Bella sorpresa per il pubblico di Vercelli che si è trovato la Maglia Rosa in parata regale. Che poi Ganna è uno che non passa inosservato anche se non vestito di rosa.
Poi di nuovo pace. O, meglio, pretattica. Perché sempre di volata si è trattato: treni di velocisti, furbetti che si infilano e il compagno di squadra di Van der Poel che mette tutti d’accordo con una volata lunga e di forza.
Una tappa che dimenticheremo presto. Ma ricorderemo per l’anniversario – dieci anni – dalla scomparsa di Wouter Weilandt.
RISULTATO DI TAPPA
1 – Tim Merlier (Alpecin-Fenix) – 179 km in 04h21’09”, media 41,126 km/h
2 – Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka Assos) s.t.
3 – Elia Viviani (Cofidis) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1 – Filippo Ganna (Ineos Grenadiers)
2 – Edoardo Affini (Jumbo-Visma) a 13″
3 – Tobias Foss (Jumbo-Visma) a 16″
MAGLIE
- Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Filippo Ganna (Ineos Grenadiers)
- Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti – Tim Merlier (Alpecin-Fenix)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Vincenzo Albanese (Eolo-Kometa Cycling Team)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – Filippo Ganna (Ineos Grenadiers)
Redazione Cyclinside