6 mar 2021 – Come una piccola Roubaix, o forse peggio. La classica Strade Bianche è ormai diventata un appuntamento fisso del calendario internazionale e viene affrontata dalle squadre e dai meccanici come la più classica delle Classiche: quella che, oltre ai corridori, mette a dura prova anche le biciclette visto che le strade bianche del senese non sono solo sterrati battuti, ma spesso presentano rugosità e scalini che sollecitano pesantemente le biciclette.
Se con i telai si è arrivati alla quasi perfezione in termini di assorbimento delle vibrazioni, almeno per quanto possa fare una struttura con una forma obbligata, nelle linee guida, ma con un materiale, come la fibra di carbonio che permette ottimizzazioni mirate delle risposte meccaniche.
Ma resta il problema ruote, gomme soprattutto.
Le ruote possono essere di varia tipologia, i corridori tendono all’alto profilo anche quando sarebbe sconsigliato dalle leggi della fisica, soprattutto.
E per le gomme?
La questione è dibattuta proprio in questo periodo. I produttori stanno spingendo sempre di più verso l’utilizzo dei copertoncini al posto dei tubolari. Copertoncini tubeless, ma anche con camera d’aria, come abbiamo visto nella scelta, controcorrente, di chi utilizza materiale Specialized.
Però, si sa, in queste gare il rischio foratura è decisamente elevato. Tanto più che nelle strade sterrate, solitamente strette, l’assistenza da parte delle ammiraglie diventa difficoltosa, rischiando di far perdere minuti preziosi ai corridori.
Soluzione Tubolight
Chi utilizza copertoncini tubeless sta andando sempre più verso soluzioni che permettano alla gomma di non andare completamente a terra in caso di foratura. Una molto interessante è quella di Tubolight. Si tratta di una soluzione molto conosciuta per quanto riguarda il fuoristrada, decisamente meno nella bicicletta da corsa.
Tubolight alle Strade Bianche 2021 supporta i team con coperture Goodyear e le coperture stradali che partono dalla misura 25 (e con canale del cerchio da almeno 16 millimetri).
È probabile, anzi, che si vada su dimensioni di gomme e cerchi più abbondanti vista la particolarità della corsa degli sterrati senesi.
Puntare sullo sterrato o sull’asfalto?
Anche nelle Strade Bianche così come alla Parigi Roubaix, la scelta delle coperture e delle ruote è fatta considerando la totalità del percorso. È vero che nei tratti di sterrato, in questo caso, si potrà fare la differenza, ma c’è anche tantissimo asfalto. Su 184 chilometri totali di gara, saranno 63 quelli di strada bianca e i corridori molto spesso sono disposti a sacrificare qualcosa nello sterrato per privilegiare il rendimento della bicicletta sullo sterrato. Per questo motivo a volte si vedono soluzioni anche non ideali per i percorsi non asfaltato.
Molta attenzione dovrà essere rivolta anche alla pressione di gonfiaggio.
Poi ci sarà da divertirsi. La Classica più a sud d’Europa è già uno degli appuntamenti più importanti e prestigiosi della stagione.
Redazione Cyclinside