L’occasione per realizzare il video che correda questo articolo ce lo ha dato un evento BCA, l’agenzia che mette efficacemente in comunicazione i media con la aziende della bike-industry.

Sì, perché nel “Road&Gravel Bike Connection Spring 2025” svoltosi a metà marzo in Toscana, una delle guest star è stata di certo BMC, che a Massa Marittima (GR) ha dato a noi della stampa l’occasione di toccare con mano (e testare) tutta la sua offerta gravel.

Questa è composta da due famiglie in tutto: quella della Kaius incarna il gravel racing, con geometria “cattiva”, tolleranza coperture relativamente limitata (44 mm) e con impostazione ispirata anche all’aerodinamica.

Sul versante opposto, ovvero quello del gravel che usiamo definire “adventure”, c’è la URS. URS è sigla acronima di UnReStricted, “senza limiti”, ed è la prima piattaforma con cui BMC esordì nel mondo gravel (era il 2019). Ad agosto 2024 è arrivata alla seconda generazione, appunto quella con cui abbiamo fatto conoscenza all’evento BCA.
URS è una piattaforma versatile e eterogenea, come del resto è il gravel, soprattutto se nella sua connotazione più adventure o “senza limiti”, per usare proprio la nomenclatura che adotta Bmc.
È per questo che nell’offerta URS Bmc applica grande diversificazione relativa alle soluzioni tecniche; non è un caso inoltre, che Bmc abbia scelto proprio questo modello per declinare il gravel anche in senso elettrico, ovvero con al versione a pedalata assistita.
Una famiglia, quattro configurazioni
La URS è in questo senso proposta al pubblico in quattro configurazioni: la URS basica, la URS 01, la URS 01 LT e appunto la URS LT AMP, ovvero “amplificata” con assistenza elettrica.

Geometria gravel moderna
A livello generale tutte quante sono accomunate da soluzioni geometriche che fanno al caso del gravel adventure: in particolare, angoli e configurazione dimensionale dei tubi concretizzano questo obiettivo in modo “moderno”. Per usare un paragone con il mondo off road, la geometria della famiglia URS ha molto in comune con la geometria delle 29er da XC/marathon moderne.

In questo senso, la strada geometrica per ottenere sia comfort, sia la guida facile in tutte le situazioni proprie dell’uso adventure passa per un angolo di sterzo tendenzialmente aperto (69.5°), corrisposto da un passo totale marcato, da un trail generoso, ancora da un tubo verticale abbastanza “in piedi” (che fa stare il rider “al centro” della bici) e infine passa per un carro posteriore tendenzialmente compatto e per un movimento centrale vicino al suolo (da 69 a 76 mm a seconda di quale delle cinque taglie si considera). A suggellare tutto questo c’è poi un attacco manubrio compatto, soluzione obbligata in presenza di caratteristiche geometriche simili.

MTT, la sospensione diffusa
Se poi dal punto di vista geometrico ci spostiamo verso quello tecnico, la parentela stretta tra (quasi) tutte le versioni di URS è nell’adozione della tecnologia proprietaria MTT, Micro Travel Technology: si materializza con soluzioni che hanno l’obiettivo comunque di smorzare i colpi e che si differenziano attraverso architetture tecniche disegnate ora per “ammorbidire” attacco manubrio e cockpit, ora per assegnare un comportamento elastico alla forcella, ora per smorzare vibrazioni e colpi che affliggono il carro posteriore.

Rispettivamente troviamo allora l’attacco manubrio ammortizzato ICS MTT, la forcella ammortizzata MTT e i foderi posteriori obliqui che “incastonano” nella parte prossima al tubo verticale l’elastomero MTT.
URS AMP LT: ha un motore TQ HPR 50
La soluzione dell’elastomero è comune sia alla versione 01, 01 LT e AMP LT.
L’attacco ICS MTT

A sua volta l’attacco ICS MTT lo troviamo solo sulla 01, mentre la forcella ammortizzata la troviamo sulla 01 LT e sulla AMP LT, dove LT sta non a caso a significare “ Long Travel”. Quanto? Sono 20 i millimetri concessi alla forcella grazie ad un sistema a molla integrato nel tubo sterzo; 15 sono invece i millimetri generati dall’elastomero posteriore. Diversamente dalla forcella, l’elastomero genera una soluzione che non è assimilabile a una vera e propria sospensione, quanto piuttosto come sistema di smorzamento passivo dei colpi che lavora in sinergia con le caratteristiche elastiche delle tubazioni in carbonio.
Elastomero e molle son disponibili in aftermarket con due densità opzionali: più dura o morbida di quella di serie
Aggiungiamo che la sola versione della URS (in carbonio) priva di soluzioni elastiche è quella basica, chiamata semplicemente “URS”, che con tutte le altre condivide però gli aspetti geometrici e di design. È anche quella che costa meno, 3.799 euro.
Dal punto di vista economico approfittiamo per segnalare che c’è una ancor più appetibile versione della URSA in alluminio, ma in questo caso usciamo un po’ tropo dal nostro discorso, che preferiamo circoscrivere alla variante “carbon” e al suo interessante bagaglio tecnico.
Il gravel adventure secondo BMC …e secondo noi
Sta di fatto che praticamente tutte le URS interpretano il genere gravel in maniera “ammortizzata ma non troppo”, ovvero lo fanno con soluzioni elastiche che fanno al caso di una disciplina che ha tanto da spartire con lo sterrato e il fuoristrada, ma che non per questo può avere la pretesa di ambire a travel più generosi, o se preferite a quelli che fanno al caso delle mountain bike, ancorché da XC o marathon.

Questa distinzione a nostro avviso è importante, è quel che differenza BMC da altri produttori che allo stesso modo hanno interpretato il gravel adventure in modo “ammortizzato”, ma con travel più generosi (o addirittura con vere e proprie full suspended).

Posto, allora, che sono spesso l’industria e i produttori a creare talvolta nuove esigenze di utilizzo e nuovi segmento d’uso, la nostra opinione a riguardo è che un’architettura sospensiva “diffusa” come quella che ha messo in piedi BMC con la ricca famiglia URS è quel che basta per affrontare i mille risvolti e le mille condizioni del “vero” gravel avventuroso e di esplorazione e farlo appunto con gradazioni diverse che nella nostra fattispecie abbiamo provato e messo alla prova con la versione 01 LT.

Ulteriori informazioni: BMC