Hyperon è un nome già conosciuto all’interno del catalogo Campagnolo e stavolta, nella nuova versione Ultra, hanno raggiunto quello che nella casa vicentina hanno definito come lo “stato dell’arte”: sono leggerissime, rigide e maneggevoli. Hanno insistito su queste caratteristiche nella presentazione perché sono proprio queste le caratteristiche che sono state unite in una sorta di rapporto perfetto cercato dai tecnici Campagnolo.
Intanto un po’ di numeri: le Hyperon Ultra, nella versione Tubeless Ready, hanno un peso di 1.240 grammi che diventano ancora meno, 1.160 grammi, nella versione per tubolare.
Il cerchio
Come fanno a essere così leggere? Il segreto è nelle tecnologie, soprattutto nel cerchio. Il tipo di costruzione della struttura e la lavorazione della fibra di carbonio predisposta con angolature ben definite e il rapporto con la resina all’interno del composito. Il tipo di lavorazione utilizzato (in Campagnolo lo chiamano HULC, Handmade Ultralight Carbon) permette di costruire il cerchio con un solo punto di giunzione rispetto ai quattro solitamente necessari per i cerchi in composito. La struttura ne risulta più robusta senza bisogno di ulteriori rinforzi e quindi a tutto vantaggio della leggerezza.
Il profilo è da 37 millimetri (5 millimetri in più delle Bora Ultra WTO che però pesano 1.385 grammi, sempre con freni a disco, quindi 145 grammi in più delle Hyperon Ultra, tanto per fare un esempio) e quindi risulta pure sufficientemente filante all’aria a tutto vantaggio di quel rapporto perfetto ricercato da Campagnolo nelle caratteristiche della ruota. La larghezza interna del cerchio è di 21 millimetri, in linea con le tendenze moderne e per montare le coperture più diffuse.
La finitura C-Lux a specchio è probabilmente la prima cosa che si nota piacevolmente nella prima occhiata delle ruote. È il risultato di un lavoro particolare fatto sul composito e sulla costruzione dell’ultimo strato che ha valenza estetica, certamente, ma soprattutto concorre a irrobustire il cerchio e proteggere gli strati di composito sottostanti.
Proprio per ottenere ruote robuste e leggere sono stati lavorati uno per uno i fori per i raggi. La fibra di carbonio scorre attorno a ogni apertura segno che le forature non sono state realizzate successivamente «Altrimenti avremmo dovuto trapanare il cerchio e si sarebbe dovuto irrobustire ulteriormente» spiegano dalla casa vicentina.
Hook o no?
A proposito del profilo del cerchio, queste ruote sono dotate di dentello di aggancio per la copertura. Niente hookless quindi ma neanche mini hook (come avevamo approfondito qui proprio con Campagnolo) visto il tipo di impiego. Il mini hook va bene per pressioni più basse, come nel gravel, ma in questo caso si è scelto un profilo più tradizionale anche se un po’ meno marcato rispetto al resto del mercato. «Si tratta di un Hook dimensionato per garantire la tenuta del copertone anche a pressioni elevate e riducendo al minimo l’effetto lampadina» ci hanno spiegato da Campagnolo.
I raggi
La costruzione della ruota prevede 21 raggi per la ruota anteriore e 24 per la posteriore. Nel lato destro della ruota anteriore i raggi hanno montaggio radiale, per il resto sono incrociati in seconda (ogni raggio ne incrocia altri due). La disposizione della raggiatura tiene conto anche della asimmetricità del cerchio posteriore così realizzato per recuperare l’ingombro del pacco pignoni e ridurre, per quanto possibile, le differenze di campanatura tra i due lati della ruota posteriore.
Nella parte superiore i raggi sono agganciati al cerchio con la tecnologia Mo-mag che permette di far scomparire il sistema di aggancio completamente all’interno del cerchio così da massimizzare l’aerodinamica.
Anche la testa del raggio è frutto di uno studio in casa Campagnolo. La costruzione tonda, con conseguente alloggiamento dedicato nel mozzo, permette al raggio di muoversi quando ci sono sollecitazioni importanti. In questo modo si evitano, o comunque si riducono al minimo, la deformazioni plastiche che possono occorrere in caso di buche o strade con fondo stradale dissestato.
I mozzi
Cuscinetti Cult, quindi con sfere ceramiche imprigionate in una gabbietta polimerica che lavorano su piste in acciaio inossidabile resistenti all’usura grazie anche all’angolo di incidenza delle sfere che ne permette il massimo rendimento per l’utilizzo nel mozzo Campagnolo.
La compatibilità è con tutti i sistemi di trasmissione presenti sul mercato a cominciare, ovviamente, dall’N3W che permette di montare pacchi pignoni Campagnolo da 11, 12 e 13 velocità.
La tabella di seguito permette di vedere un riassunto di tutte le caratteristiche tecniche delle nuobe Hyperon Ultra
Il prezzo
Il prezzo al pubblico delle Hyperon Ultra è stato quantificato in 3.650,00 euro e sono previsti tre anni di garanzia.
La nostra prova
Il test delle nuovissime ruote Campagnolo lo abbiamo potuto effettuare grazie alla biciclette che la stessa Campagnolo ci ha messo a disposizione: una Canyon Ultimate CFR montata con gruppo Super Record EPS a 12 velocità. Un assortimento non presente nel catalogo Canyon, almeno per il momento e che abbiamo potuto apprezzare soprattutto in salita. La bicicletta così montata ha fatto fermare la nostra bilancia a 6,5 chilogrammi (pedali esclusi): davvero un ottimo risultato (il telaio è taglia M).
Ovviamente la curiosità era nell’affrontare la salita ma già nelle prime pedalata in fuorisella per lanciare l’andatura la risposta è stata notevole. Le Hyperon Ultra si sono dimostrate con un ottimo livello di rigidezza dando una sensazione di risposta immediata molto netta. La leggerezza che le caratterizza ovviamente si apprezza in salita. Sia su rampe brevi, affrontate di slancio alzandosi sui pedali che su salite da pedalare con regolarità la sensazione di avere qualche watt in più non è stata solo dovuta all’entusiasmo: la resistenza inerziale è minima e anche ripartendo dopo un tornante le ruote danno una bella… spinta.
E se lo abbiamo notato noi, dal basso delle nostre capacità, chissà cosa ci potrà fare un ciclista di alto livello.
A chi sono rivolte
Il prezzo ovviamente seleziona il mercato e dice di un utente di alto livello corridori professionisti compresi. Si tratta di ruote perfette anche per tutti quei ciclisti che, a prescindere dalle capacità atletiche, hanno appuntato nel loro taccuino di viaggio tante salite. Perché se in salita avere bel po’ di grammi in meno specialmente nella massa rotante della propria bicicletta è sempre un bel vantaggio, anche in discesa, grazie alla loro robustezza, permettono di divertirsi a pennellare le curve (nei limiti delle regole, ovviamente).
Ulteriori informazioni: https://www.campagnolo.com/IT/it