“Quando si lasciano i corridori liberi di decidere, prendono la decisione sbagliata”. La citazione è di un commentatore ex ciclista, che lo disse e lo ribadì più volte. La storia continua a dargli ragione.
La Tre Valli Varesine prima messa in discussione, poi ridotta nel chilometraggio riducendo i giri finali in città, si è definitivamente appassita al primo passaggio in via Sacco, dove c’era lo striscione d’arrivo della 103a edizione della corsa.
Va così ed è un peccato, perché gli organizzatori erano in costante contatto con il centro meteo, le macchine che precedevano la corsa aggiornavano in tempo reale sulla situazione ma i corridori hanno fatto di testa loro prendendo una decisione che non gli rende onore. Anche perché, a beffa della situazione, come si sono fermati ha smesso di piovere completamente e, al momento in cui scriviamo questo articolo, un’oretta dopo lo stop, la pioggia è molto timida.
È così che muoiono le piccole corse. Renzo Oldani e la sua “Alfredo Binda” hanno fatto i salti mortali per mettere in piedi la gara e farla continuare, nonostante qualcosa sempre da migliorare (clamoroso l’errore di percorso di qualche edizione fa quando la fuga, con Nibali, fu indotta a sbagliare percorso, così come capitato all’arrivo della gara amatoriale due giorni fa).
I corridori finiscono con lo snobbare le piccole corse, come la Tre Valli, col rischio di ucciderle a dispetto di una tradizione importante. Perché il dubbio di molti è stato confermato da più di un corridore: la gara poteva essere portata a termine, così come si è fatto in altri palcoscenici, magari un po’ più a nord.
C’è da dire che pare che si fossero sollevati alcuni tombini, rendendo oggettivamente il percorso, ma forse si poteva fare qualcosa?
Ed è un peccato, perché è chiaro che le corse minori (ammesso di poter considerare tale la Tre Valli Varesine) abbiano un appeal inferiore per i campioni (tutti presenti, in vista del Lombardia di sabato), ma sono una fucina di corridori che rischiando di avere sempre meno spazio. E se i corridori sono meno attenti e vanno dietro all’istinto del momento, dall’ammiraglia dovrebbero guidarli diversamente.
Il comunicato degli organizzatori
La Tre Valli Varesine si ferma per salvaguardare la sicurezza dei ciclisti
La Tre Valli Varesine 2024 riservata ai professionisti è stata sospesa e annullata causa avverse condizioni metereologiche. Il gruppo si è fermato dopo 57 chilometri.
Prima del via l’organizzazione della Società Alfredo Binda, d’intesa con giuria e autorità competenti in considerazione del maltempo, ha provveduto ad accorciare la gara maschile di 32 chilometri, ovvero due giri del circuito breve. Anziché un tratto in linea più 7 giri del circuito “breve” da 16 chilometri e i due ampi giri finali la gara si sarebbe svolta sulla distanza di 5 brevi più 2 maxi. Da 200 chilometri a 168.
Nella fase introduttiva della Tre Valli Varesine numero 103 si sono avvantaggiati Tobias Foss, Enric Mas, Romain Bardet, Georg Steinhauser, Felix Engelhardt. Sotto la pioggia il loro vantaggio ha rapidamente raggiunto i 2’28” durante la percorrenza del 2° giro. Ama nel finale del 2° giro il gruppo ha rallentato, presentandosi all’arrivo con ritardo maggiore.
Sulla linea d’arrivo Tadej Pocagar e il gruppo hanno messo piede a terra. Contemporaneamente la pioggia ha diminuito l’intensità. Naturalmente il Campione del Mondo Tadej Pogacar ha assunto il ruolo di leader carismatico del gruppo.
“In gara – ha spiegato Pogacar – ci siamo parlati io e gli altri corridori. In alcuni tratti di discesa l’acqua copriva totalmente la sede stradale e diventava difficile guidare il mezzo. Le forature tra i corridori del gruppo si sono moltiplicate e diversi corridori, non vedendo cosa c’era sotto l’acqua, hanno rotto le ruote”.
Il Presidente Renzo Oldani afferma con voce piena di cuore: “Lavoriamo 11 mesi all’anno per regalare al territorio della provincia di Varese lo spettacolo della Tre Valli Varesine con un grande cast. Ci dispiace immensamente che questa edizione non si sia conclusa come speravamo; – continua il Presidente della S.C. Binda – noi accettiamo la decisione dei corridori di fermarsi perché diamo la precedenza alla sicurezza. Sono molti anni che faccio parte del direttivo dell’AIOCC e insieme all’UCI ad ogni riunione mettiamo in prima linea la sicurezza dei corridori e di coloro che lavorano per la gara”.
Pogacar, intervenuto in conferenza stampa in Camera di Commercio ha fatto una promessa a Oldani e a tutta la Binda: “Nel 2025 voglio partecipare alla Tre Valli Varesine. L’ho vinta nel 2022, tenterò di vincerla ancora. Con me tanti altri corridori torneranno sulle strade di Varese.” Il grande campione, prima di andare via, ha voluto autografare il trofeo della gara, che in modo simbolico gli era stato attribuito, e ha deciso di donarlo alle giovani promesse del ciclismo giovanile del territorio.