Il più importante è senz’altro il fattore Q, ossia la misura della distanza tra i piani di rotazione delle pedivelle. È correlato alla biomeccanica della pedalata poiché il crescere di questo valore comporta una spinta “meno verticale” dalle anche ai pedali e una conseguente dispersione di energie. L’ottenimento di un fattore Q più piccolo comporta uno sviluppo migliore delle forze ed è per questo motivo che solitamente le doppie moltipliche vengono preferite alle triple (che richiedono un asse del movimento centrale di maggiore lunghezza).
Come va misurato il fattore Q?
Alcuni visitatori di questo sito hanno sollevato il dubbio. Nel disegno che avevo inizialmente inserito qui sotto la misura del fattore Q riguardava la distanza tra le facce interne delle pedivelle. Successivamente ho ritenuto di aggiornare il disegno alle facce esterne per due motivi.
Primo: mi sembra sia la convenzione più diffusa (sebbene alcuni facciano riferimenti diversi).
Secondo: è la soluzione più logica. Visto l’assortimento di prodotti sul mercato occorrerebbe, altrimenti, tenere conto dello spessore delle pedivelle. Una variabile in più che, considerando i piani esterni delle stesse viene riassorbita in partenza.
Alcuni visitatori di questo sito hanno sollevato il dubbio. Nel disegno che avevo inizialmente inserito qui sotto la misura del fattore Q riguardava la distanza tra le facce interne delle pedivelle. Successivamente ho ritenuto di aggiornare il disegno alle facce esterne per due motivi.
Primo: mi sembra sia la convenzione più diffusa (sebbene alcuni facciano riferimenti diversi).
Secondo: è la soluzione più logica. Visto l’assortimento di prodotti sul mercato occorrerebbe, altrimenti, tenere conto dello spessore delle pedivelle. Una variabile in più che, considerando i piani esterni delle stesse viene riassorbita in partenza.
Per completezza bisogna anche considerare il fattore Q in relazione alle dimensioni dei pedali. Non tutti i modelli hanno l’asse della stessa lunghezza rispetto alla linea mediana del pedale (e quindi del piede).
I pedali moderni tendono a ridurre il più possibile questa misura. Non è detto che sia un bene, comunque, visto che si rischia maggiormente di sfiorare la pedivella durante la pedalata se il piede non rimane perfettamente in linea con la gamba.
I pedali moderni tendono a ridurre il più possibile questa misura. Non è detto che sia un bene, comunque, visto che si rischia maggiormente di sfiorare la pedivella durante la pedalata se il piede non rimane perfettamente in linea con la gamba.
Il fattore U
Con questo termine si intende la misura dell’ingombro del sistema di movimento centrale e pedivelle.
Il fattore U si misura sui piani esterni delle pedivelle in corrispndenza dell’asse del movimento centrale.
In altri testi si può sentire parlare di fattore A. Questo non è altro che la distanza tra i piani interni delle pedivelle.
Salve, un fattore Q di 149 mm con Shimano dura ace di2 11v e normale?
Con il Red etap SRAM sono a 147.
E corretto per un ciclista medio? O devo allontanare i pedali?
Devo anche assicurarmi che le pedivelle siamo simmetriche rispetto al centro del telaio? Se non lo fossero potrei lavorare distanziando il pedale dove la pedivella e più vicina?
Grazie
Iuri
Grazie
Le pedivelle, se il movimento centrale è corretto per il suo telaio, devono essere simmetriche. Non c’è una misura “ideale”, ma dipende dal modello di pedivelle utilizzate