Le Olimpiadi rimandate di un anno hanno congelato e migliorato uno sviluppo tecnologico già annunciato due anni fa. Il record del mondo ottenuto dagli Azzurri nell’inseguimento a squadre parla di un settore che va sempre più forte. In queste Olimpiadi diversi record stanno venendo giù, segno anche di un fondo molto scorrevole oltre che di atleti (e atlete) sempre più forti.
E le biciclette?
Ovviamente molto dipende anche dai mezzi. Quando il risultato finale è dato anche da centesimi di secondo (più di una sfida è finita dentro lo stesso decimo di secondo) conta tutto, anche quelle cose che per noi, ciclisti di tutti i giorni, non hanno alcun senso.
Lotus
Avevamo già indagato sulle biciclette preparate per Tokyo 2020 e certamente la più particolare è la Lotus fornita alla squadra della Gran Bretagna. Si fa notare per l’enorme larghezza di forcella e carro posteriore realizzati in questo modo per eliminare i vortici aerodinamici provenienti dalle ruote.
La bicicletta l’avevamo già presentata a fine 2019 in questo articolo:
>> La Lotus della squadra britannica
Felt
Decisamente particolare anche la Felt delle squadre americane. Questa bicicletta, in realtà, ha già un’edizione di Giochi Olimpici in carniere ed è stata ulteriormente migliorata. La scelta della guarnitura a sinistra, invece che sulla destra, è stata un’elaborazione realizzata insieme a Vision per sfruttare l’aerodinamica della pista dove si gira curvando sempre a sinistra.
Look
L’azienda francese supporta diverse nazionali e il modello T20 (Tokyo 2020) è stato elaborato promettendo addirittura un vantaggio di 30 watt. Vedendo le gare di questi giorni si capisce quanto sia importante la rigidità del telaio (parametro non confrontabile con un telaio stradale che deve essere anche guidabile).
Anche di questa bicicletta avevamo già detto in questo articolo e ci eravamo tornati dopo averla toccata con mano all’Italian Bike Festival di Rimini dove Look ci ha parlato anche dei nuovi pedali da pista “Track” di cui potete trovare informazioni qui.
Per le altre prove su pista va segnalata la Look 875 Madison, bicicletta più maneggevole, pensata per districarsi nel gruppo su pista, ma con caratteristiche di rigidità enormi: si parla di un più 15 per cento rispetto ai telai stradali. Ne abbiamo parlato qui.
Argon 18
La casa canadese ha approntato una bicicletta da pista chiamata Electron Pro 2020 e pensata con largo anticipo proprio per questa edizione dei Giochi Olimpici. Questa bicicletta è stata una delle prime a proporre i manubri personalizzati per gli atleti (parliamo di un progetto nato dopo il 2016). L’articolo completo lo potete trovare qui.
Pinarello
Non potevamo che chiudere questa nostra rapida carrellata sulle biciclette da pista che stiamo vedendo alle Olimpiadi con la Pinarello, bicicletta ufficiale della squadra italiana a Tokyo 2020. Maat è la bicicletta d’elezione che la casa veneta ha fornito ai nostri corridori. Manubrio personalizzato e rigidità ad altissimi livelli. L’articolo completo su questo modello lo trovate in questa pagina.
Uno spazio speciale anche per la splendida Bolide HR di cui vi diciamo in questa pagina.
3 ago 2021 – Riproduzione riservata – Cyclinside