di Guido P. Rubino
13 mag 2021 – Il gruppo è un’entità, ha una sua vita, una forma e anche i suoi organi, un cervello, che decide chi fare andare via, chi andare a prendere e quando, braccia e gambe, che agiscono, si aiutano. Il gruppo si trasforma. È uno squalo, quando divora le fughe negli ultimi chilometri, diventa un serpente lungo, testa feroce e coda che si dimena a dar frustate a chi cerca di rimanere attaccato. Altre volte è un blocco, una balena tranquilla in cui stare al sicuro, come Geppetto in attesa di Pinocchio. Il gruppo si adatta, ascolta, reagisce.
Ha una sua dinamica vitale, chi è dentro ne diventa parte, perde la sua individualità, cellula di altro organismo, guai a ribellarsi, sarebbe pericoloso, doloroso, faticoso in definitiva.
Se il gruppo affronta una curva, ogni ciclista che affronta quella curva col gruppo, non può seguire una traiettoria ideale che non sia quella del gruppo, bisogna lasciarsi portare. Chi inizia a correre da giovane ne impara e definisce le necessità. Per chi arriva dopo è una scoperta, si affrontano curve e situazioni come non si sarebbe mai immaginato, se il gruppo accelera devi accelerare, se frena, guai, si rischia di cadere. Ma è come è il frangersi dell’onda quando il fondale diventa troppo basso: un elemento di disturbo.
Altrimenti, quando si è dentro, se ne intuiscono i movimenti e si anticipano. Un sistema nervoso fatto di sensi che si sviluppano nel gruppo.
Il gruppo ondeggia e i corridori al suo interno seguono la marea e il ritmo. Bastano poche parole, a volte urla, oppure dagli auricolari. Ma poi ogni comando viene metabolizzato da tutti, difficile scappare: non si può fuggire se non a fatica, a prezzo di sudore e dolori di gambe, persino mal di stomaco.
Quando un corridore raggiunge il gruppo, o ne è raggiunto, torna a fondersi con esso. Unione fisica e mentale. E perdendo l’identità individuale è normale che alla domanda “come sei arrivato?” si risponda semplicemente “in gruppo”. Non importa essere ventesimo o centesimo al di fuori dei primi posti. Tutti classificati con lo stesso tempo.