26 mag 2021 – Daniel Martin firma la tappa, ma la notizia è la crisi, inaspettata, di Bernal, staccato all’improvviso da Yates. Crisi improvvisa, faticosa, stravolta. Con Martinez rimasto con lui a incitarlo, quasi a spingerlo e le gambe inchiodate. Commovente vederlo girarsi a urlare fiducia al suo capitano che chinava la testa, guardava la strada già fatta per non vedere quella da fare. Nel buio morale della crisi.
E sì che era iniziata bene per la Ineos, la squadra che, comunque, sta dominando questo Giro d’Italia e oggi ne ha dato ulteriore prova pensando bene di togliersi pure l’impegno di tirare. Come? Mandando Moscon in fuga (un po’ casualmente a quanto ha dichiarato il trentino) e quindi lasciando ad altri il compito di tirare. Moscon, davanti, faceva perfettamente da ultimo vagone della fuga di giornata. A tenere a bada la corsa, allora, ci ha dovuto pensare la Bike Exchange di Simon Yates nell’incognita dell’effettiva forza dell’inglese.
La prima selezione sul Passo San Valentino, prima fatica importante di giornata, ha visto subito le difficoltà di Evenepoel che ormai ha cambiato prospettive sul Giro.
Anche davanti il gruppo in fuga si è andato assottigliando. I primi a staccarsi sono stati Covi (problemi di stomaco) e anche Valerio Conti. Tra i primi è stato Daniel Martin a fare il passo in salita, così forte da rimanere presto in quattro: Moscon, Bouchard, Daniel Martin e Pedrero cui poi si sono aggiunti anche Ravanelli e Carboni. Solo temporaneamente però.
In discesa il gruppo ha continuato ad avvicinarsi mentre dietro una caduta ha sbattuto a terra diversi corridori, tra cui Evenepoel che è rimasto fermo un bel po’, e Ciccone che è ripartito con la bici rotta, poi cambiata.
Sull’ultima salita di Sega di Ala si è presentata la fuga con un minuto e mezzo di vantaggio e ha preso subito vantaggio Daniel Martin. Dietro il gruppo controllava mentre si staccavano di nuovo Ciccone e Vlasov. Anche Bardet e Carthy hanno iniziato a vedere nero.
Nel tratto più duro della salita a provare a scattare è stato Simon Yates cui è andato dietro subito Bernal con Martinez che hanno recuperato in un attimo su Almeida che aveva provato a scattare pochi metri prima.
A sorpresa dai primi si è staccato, pensate un po’, Bernal che ha accusato la fatica oltre ogni aspettativa: ha perso le ruote anche del compagno di squadra Martinez e ripreso da Caruso. Crisi vera, nessun mal di schiena, che è il suo punto debole.
Il Giro d’Italia pensavamo fosse chiuso, invece si riapre a quanto pare. Intanto Yates risale al terzo posto. Distacco invariato tra Bernal (sempre in maglia rosa ovviamente) e Caruso.
Risultati
RISULTATO DI TAPPA
1 – Daniel Martin (Israel Start-Up Nation) – 193 km in 4h54’38”, media 39.303 km/h
2 – João Almeida (Deceuninck – Quick-Step) a 13”
3 – Simon Yates (Team BikeExchange) a 30”
CLASSIFICA GENERALE
1 – Egan Bernal (Ineos Grenadiers)
2 – Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a 2’21”
3 – Simon Yates (Team BikeExchange) a 3’23”
MAGLIE
- Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Egan Bernal (Ineos Grenadiers)
- Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti – Peter Sagan (Bora – Hansgrohe)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Geoffrey Bouchard (AG2R Citroen Team)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – Egan Bernal (Ineos Grenadiers)
Redazione Cyclinside