3 mag 2019 – Note a margine della presentazione di un nuovo gruppo: capita di andare a leggere di nuovo vecchi appunti e trovare assonanze tra prodotti a distanza di anni.
È quel che ci è capitato di fare con il nuovo gruppo Chorus di Campagnolo. A oggi è il gruppo a 12 velocità con la maggiore escursione di sviluppi metrici della casa di Vicenza.
Al Chorus, nella sua nuovissima versione a 12 velocità, non è stata solo applicata una tecnologia meccanica già utilizzata nei gruppi superiori nella gamma, ma è stata dedicata una concezione propria della tipologia e del livello del gruppo. Sono stati scelti, infatti, dei rapporti leggermente diversi rispetto alle altre serie con il chiaro intento di venire incontro al mondo cicloturistico e amatoriale che può avere necessità di rapporti decisamente corti.
Da qui la scelta di una guarnitura con moltipliche ridotte e, soprattutto, l’introduzione della cassetta pignoni che arriva fino a 34 denti.
Ne abbiamo parlato già e, in basso, trovate l’articolo completo con tutte le caratteristiche del nuovo gruppo.
Un gruppo che rimane perfettamente in scia, concettualmente, alla concezione tecnologica dei primi componenti che la casa vicentini ha definito col nome “Chorus”.
Uno dei primi cambi di questa serie, infatti, lascia vedere come la vocazione ai rapporti agili non sia solo dell’ultima versione. Bisogna risalire agli anni Ottanta/Novanta per ritrovare un vecchio cambio Chorus in grado di adattarsi ai pignoni di grandi dimensioni. Si badi: parliamo di sistemi a sette velocità, dove un pignone da 26 era considerato già enorme rispetto agli standard attuali.
Quel vecchio cambio Chorus, però, aveva una caratteristica curiosa: il Dual Mode. Si tratta di una doppia modalità di utilizzo che permetteva di montare pacchi pignoni adatti alla pianura con ingranaggio maggiore da 19 denti (!), ma anche di modificare la geometria del cambio per sostenere pignoni da 26 e più denti pure avendo come ingranaggio inferiore un 12, ad esempio.
L’idea del Dual Mode consisteva nella possibilità di far ruotare il parallelogramma per poter modificare l’angolo di funzionamento del cambio mantenendo sempre la posizione corretta rispetto all’asse della ruota libera. Un’angolazione di 5° permetteva di utilizzare i pacchi pignoni con ingranaggi più piccoli, mentre con l’angolazione a 30° si andavano a supportare i pignoni maggiori.
Le geometrie che si svilupparono in seguito resero inutile, nel tempo, questa soluzione trovando altre soluzioni (meno macchinose) per supportare i pignoni di grande dimensione. Ma la vocazione del Chorus, nella sua storia, si è mantenuta.
Guido P. Rubino
Campagnolo Chorus 12 velocità, arriva la cassetta con pignone da 34 denti
Come sempre Cyclinside non manca di dare notizie interessanti ed informazioni tecniche di storia della bicicletta che altrove non si trovano.
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