17 set 2020 – Cassani ha spiegato in poche righe, sulla sua pagina Facebook, il senso delle biciclette elettriche, comprese le e-road che vengono viste come un’intrusione in un mondo che si vorrebbe puro da tutto il resto (un po’ le stesse dinamiche che capitarono con i cambi elettronici, con i freni a disco e così via). Con la differenza che l’e-bike non azzera la fatica e permette di stare al passo di chi è più allenato. Come Cassani con Nibali in ricognizione sul percorso del Mondiale.
Ecco le parole di Davide Cassani:
Ieri è stata una giornata importante perché ho accompagnato @vincenzonibali a scoprire il percorso mondiale. Ho letto alcune critiche sul fatto di avere usato una bici elettrica. Scusatemi ma il mio lavoro è fare il CT e come tale l’unica possibile che avevo di dialogare e spiegare nei minimi particolari il tracciato era usare una bicicletta a pedalata assistita. Ed era anche l’unica possibilità di fare il circuito perché la salita di Gallisterna era chiusa alle auto per asfaltatura. Se avessi usato una bici muscolare sapete quanti km avrei fatto con Vincenzo? Due. E se avessi usato una macchina non sarei potuto passare e non avrei avuto alcuna possibilità di parlare con Vincenzo. E cosa c’è di male ad usare una e-bike oltretutto per seguire un proprio corridore?
Semplice no? Come il nonsenso di vedere una competizione tra due mezzi chiaramente differenti. E con il suo appunto supera anche un altro luogo comune: che le e-bike siano per chi ha qualche problema fisico. Certo, ma anche e soprattutto per chi voglia farsi un giro con chi è più allenato senza che uno si annoi ad aspettare e l’altro si massacri per cercare di stare dietro. E Cassani non è certo fuori forma. Era “solo” in bicicletta con Vincenzo Nibali.
RC
L’ebike può azzerare anche la fatica, lo dico da possessore. Dipende tutto dall’uso che se ne vuole fare, c’è chi ricerca l’aspetto sportivo, c’è chi ricerca un mezzo di spostamento senza stancarsi e senza spese aggiuntive quali assicurazione, bollo, benzina e patentino. La bici elettrica va bene per entrambe queste tipologie di persone perché a bassa assistenza si pedala muscolarmente con una lieve mano del motore, ad alta assistenza, soprattutto in pianura, è praticamente un motorino meno veloce che si avvia coi pedali anziché la manetta. Ma non ci si deve infervorire con chi, nonostante non sia allenato, supera i ciclisti muscolari in salita senza problemi perché in questo caso è come infervorirsi perché superati da un Ciao o da uno scooter, non tutti hanno interesse nel lato sportivo del ciclismo.
Come dice Cassani, la ebike permette di andare in salita più o meno a tutti, oppure di fare le salite a velocità normalmente impossibili per il proprio livello di allenamento. In pianura le ebike hanno poco senso perché i 25 kmh di loro velocità massima si raggiungono praticamente senza sforzo anche con una bici non elettrica. Però Cassani non ci spiega come fa a stare dietro a Nibali, che i 25 kmh li supera anche soltanto con una sola pedalata.
Ma infatti in pianura l’assistenza del motore è molto più utile nel traffico, permette di avere spunto nella partenza da fermo ad esempio alle rotonde, per impegnare e sgombrare rapidamente, cosa piuttosto pericolosa e difficile con una bici normale con la quale è meglio scendere e usare le strisce pedonali spingendola a piedi per obbligare gli automobilisti stronzi che entrano a cannone nella rotonda a fermarsi
prendeva il motorino ed era la stessa cosa , senza dover prendere scuse ,,diciamo che le case optano per far vendere le elettriche , state diventando tutti delle mezze ” polpette’ ecco tutto .
Commento incommentabile e anche leggermente offensivo, l’ultima parte la dice lunga…
Non sono un “fan” delle e-bike.. Almeno finché mi divertirò, senza sforzi insostenibili nelle mie uscite di gruppo o solitarie, userò la mia amata bici “muscolare”.
Le motivazioni addotte da Cassani, però, sono ineccepibili e da me condivise.
E vero a ragione Cassani e poi ogni tanto guardate la carta identità voce anni
E vero a ragione Cassani e poi ogni tan
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No io o entrambi e-bike strada e MTB
E sono quasi quarant’anni che pedalo adesso ne ho 63 e voglio pedalare ancora una. Ventina