Il banco di riscontro è uno strumento fondamentale per un telaista, forse il più importante dato che è possibile fare un telaio anche senza dima ma è impossibile fare un buon telaio senza poter riscontrare la linearità dello stesso.
Questo discorso vale solo per i telai in metallo, quelli che per la loro costruzione necessitano di saldatura. Che sia acciaio, alluminio o titanio, la saldatura col suo apporto di calore, dilata e contrae il metallo facendo “muovere” i tubi (per questo motivo alcuni telaisti definiscono il metallo come vivo).
Recuperare le deformazioni
Tutte queste deformazioni vanno limitate e, quando serve, corrette. Per farlo bisogna prima di tutto fissare il telaio al banco di riscontro per vedere se è parallelo ad esso. Se il lavoro di sgolatura dei tubi e la saldatura stessa sono stati eseguiti correttamente, il telaio risulterà equidistante dal banco in ogni suo punto e in linea sul proprio asse sagittale, ciò permetterà alla bicicletta di essere sicura e guidabile.
Personalmente uso il banco di riscontro anche per dei piccoli test di laboratorio che mi consentono di verificare la rigidità del telaio a seconda dei tubi utilizzati e dei diversi metodi di saldatura. Ciò mi permette di avere un’idea chiara delle caratteristiche finali che avrà il telaio.
Claudio Cappelletti, Dioniso Cicli (https://www.dioniso-cicli.com/)