Se avete l’occhio attento questo casco lo riconoscerete: è quello indossato dai corridori della Ineos Grenadier al Giro d’Italia ma, ancora prima, anche in altre corse.
Elemento, in casa KASK ne sono certi, sarà il casco di riferimento del futuro vista la tecnologia che contiene e le novità che porta con sé.
Ma non sono tutti uguali i caschi?
Niente affatto e, chiariamo subito, gli standard di sicurezza per la vendita sul mercato, per Kask, eccellenza italiana, sono solo un punto di partenza per realizzare i propri prodotti. Metteteci poi che proprio l’azienda bergamasca è partner di un team come la Ineos e potrete farvi un’idea del livello raggiunto ma anche delle prestazioni richieste dalla squadra che ha fatto dei “marginal gain” una vera e propria fede. Se si possono avere piccoli vantaggi qua e là, perché non lavorarci per metterli tutti insieme e trasformarli in vantaggi importanti?
Il casco è una di queste cose e l’evoluzione innescata da KASK con Elemento è di quelle importanti.
Basta guardarlo da fuori: le feritoie per far passare l’aria si sono rimpicciolite. Basti pensare ai caschi di qualche anno fa per rendersene conto, i caschi moderni sono più compatti ma anche meno aperti. Si sta tornando indietro o, ancora di più, andando verso un’assimilazione dei caschi da cronometro.
«No, nessun pericolo in questo senso – ci ha spiegato Luca Oggiano, che ha collaborato con Kask per lo sviluppo del nuovo Elemento, ma è soprattutto l’esperto di aerodinamica della Ineos – i caschi da cronometro rimangono comunque una cosa diversa come progetto, ma questi per le gare in linea stanno migliorando molto nell’aerodinamica».
Com’è fatto Elemento
Abbiamo parlato di aerodinamica, ma si parte dal comfort e dalla sicurezza. L’aerodinamica ne è praticamente la conseguenza. E nel convergere delle caratteristiche l’efficienza diventa una conseguenza.
Il segreto del casco è nella fibra di carbonio, anzi nel Fluid Carbon 12, tecnicamente definito come “tecnopolimero composito” in grado di assorbire l’energia derivante da un impatto. Molto più che con i materiali tradizionali e in maniera così efficace da rendere possibile un assottigliamento della struttura. È da qui che discende tutto. Struttura più sottile significa maggiore spazio per far passare l’aria. Quindi, ecco qui: feritoie più piccole perché i canali interni sono abbondanti. L’aria passa più velocemente e ne guadagna pure l’aerodinamica (e no, niente contrasto per la presenza dei capelli: «Nei test che abbiamo effettuato in galleria del vento, con atleti con più o meno capelli, le differenze sono state trascurabili» rassicura Luca Viano, direttore del prodotto in Kask.
Multipod
Se le canalizzazioni sono ampie la sicurezza e il comfort nell’appoggio sulla testa non sono da meno. Niente spugne che appoggiano sulla testa ma “Multipod”: una struttura realizzata con stampa in 3D che permette la dissipazione dell’energia grazie alla sua struttura alveolare con comportamento isotropico, vuol dire che si comporta allo stesso modo a prescindere dalla provenienza della sollecitazione. In termini pratici, consente un ottimo assorbimento degli impatti diretti così come delle sollecitazioni a torsione. Kask è molto attenta a questo aspetto e ha stabilito, in proposito, un protocollo interno chiamato KASK Rotational Impact WG11 Test, che misura le prestazioni dei suoi caschi rispetto agli impatti rotazionali.
La chiusura e la regolazione Octofit assicurano la stabilità del casco sulla testa.
Prestazione
Curiosamente alla Ineos hanno messo la prestazione all’ultimo posto nelle richieste. Ma non c’è da stupirsi più di tanto perché se ci sono ventilazione e comfort ci sono aerodinamica ed efficienza. Se il raffreddamento della testa è più efficace già di pochi punti percentuali la prestazione dell’atleta ne risente in maniera positiva e significativamente.
Lo studio effettuato da Luca Oggiano, con software di simulazione ha portato a valutare anche il raffreddamento della testa e seguire il modello migliore dopo averne simulati a centinaia.
Elemento è disponibile sul mercato nei classici colori Black e White, insieme alle nuove colorazioni con finitura metallica: Beetle Green, Oxford Blue, Red e Silver. Il peso è di 260 grammi e il prezzo al pubblico di 375,00 euro.
Ulteriori informazioni: https://www.kask.com/