10 set 2020 – Komoot è una delle più potenti applicazioni di navigazione dedicate all’outdoor. Qualche mese fa ve l’avevamo presentata nelle sue generalità. Ora scendiamo ancor più nei dettagli per scoprire una delle sue funzioni più utili, quella di pianificazione di un tour. Komoot permette infatti di pianificare da zero un itinerario, che sia esso un itinerario solo andata o andata e ritorno.
Pianificazione da desktop
Anche in questo caso, esattamente come accade per tutte le funzioni che offre Komoot, è possibile pianificare il proprio tour sia da desktop, sia da smartphone. Per questioni di praticità noi lo abbiamo fatto da desktop, ma anche da “telefonino” l’operazione è altrettanto veloce, intuitiva e tutte le funzionalità sono molto facili da fruire. Ricordiamo che Komoot è un applicazione outdoor a tutto tondo, nel senso che è dedicata a ben otto discipline: escursionismo, cicloturismo, mountain bike, MTB enduro, ciclismo su strada, gravel, corsa a piedi e alpinismo.
In realtà le discipline per cui è possibile pianificare sono anche di più (si aggiunge escursionismo, mtb enduro, gravel bike e alpinismo); significa che per ognuna di queste l’applicazione utilizza un proprio algoritmo di pianificazione, che viene applicato sulla base di mappe cartografiche OpenStreetMap. Quel che è certo è che per tutte le discipline ciclistiche l’itinerario che pianificherà l’applicazione non necessariamente sarà il più breve, ma quello che più degli altri include strade note, punti di interesse e che in generale sarà quello risponde a un criterio che antepone il criterio del divertimento a quello della performance.
Dalla strada al fuoristrada
Parlando di discipline ciclistiche gli itinerari che Komoot pianifica hanno una certa somiglianza topografica se, a parità di destinazioni scelte, si considerano le specialità del ciclismo su strada, del cicloturismo e della gravel bike. Diverso invece è il caso della mtb, visto che in questo caso l’applicazione va a ricercarsi gli itinerari (noti) spesso molto distanti dalle strade asfaltate, che al contrario vengono incluse soltanto nei casi in cui non ci sono alternative su sentiero (o generalmente fuoristrada) al tour. Sempre restando in ambito di discipline fuoristrada, Komoot tiene anche in considerazione del grado tecnico del sentiero e di conseguenza definire differenze tra un itinerario per la disciplina mtb e quella della mtb enduro.
Infine, la piattaforma prevede un’ulteriore differenziazione relativa alla pianificazione di itinerari affrontati con bici muscolari oppure elettriche, visto che in questo caso il grado la durata stimata dell’itinerario pianificato viene calcolata in funzione delle diversa prestazione in salita che offre una e-bike.
La prova in un’area inesplorata
Ho messo alla prova la funzione di pianificazione, ovvero la “Tour Planner”, con un giro in mountain bike, andando a scegliermi un territorio che mai avevo esplorato con quel tipo di bici e sul quale non sapevo dell’esistenza di trail, single track o strade sterrate: la zona scelta è stata quella del Lazio meridionale, con partenza dal suggestivo paese di Sperlonga (LT). La pianificazione è dunque iniziata via desktop: ho tracciato un itinerario circolare di massima, andando a definire manualmente i vari punti di passaggio che avrei voluto affrontare. Nell’area scelta per la pianificazione non c’erano higlight, o almeno mancavano highlight relativi ai percorsi mtb.
Una volta definito l’anello Komoot mi ha informato puntualmente di tutte le indicazioni topografiche del tour: la tipologia di fondo che sarei andato ad affrontare oltre alle informazioni altimetriche relative al dislivello e alla pendenza precisa in quel punto. Tutte queste informazioni non sono solo disponibili in fase di pianificazione, ma anche sul tuo dispositivo, nel momento in cui stai eseguendo il tour. A proposito di dispositivo: io ho usato direttamente lo smartphone ben fissato sul manubrio della mtb, attivando anche il comodo navigatore vocale, che, soprattutto per l’utilizzo mtb, si rivela quanto mai utile perché ti consente di distogliere al minimo lo sguardo dal sentiero.
Una raccomandazione essenziale quando si usa Komoot in queste condizioni, è utilizzare lo smartphone in modalità off-line, ovviamente avendo scaricato preventivamente le mappe di quell’area; questo al fine di preservare il più a lungo possibile la batteria. Quel che è certo, è che in caso di tour molto lunghi, che durino un’intera giornata, è consigliabile utilizzare l’applicazione servendosi dei numerosi dispositivi con i quali è interfacciabile.
Il valore e l’utilità degli highlight
Devo dire che il percorso che ho effettivamente trovato è stato molto impegnativo, come in effetti aveva segnalato Tour Planner, che giudicava quell’anello adatto a “ciclisti molto esperti”, interpretando davvero bene sia la difficoltà altimetrica del tour, sia quella del grado tecnico dei sentieri da seguire. Un ulteriore vantaggio dell’applicazione in ambito pianificazione mtb è che l’algoritmo è in grado di dare informazioni utili sulla migliore percorribilità di un sentiero nell’uno o nell’altro verso, e questo naturalmente è un aspetto fondamentale dato il tecnicismo che caratterizza i trail per bici da fuoristrada. Laddove non è possibile invertire il senso, invece, l’applicazione ti avverte che potrai dover fare a piedi alcune porzioni dell’itinerario. Allo stesso modo l’applicazione ti porterà necessariamente su strade asfaltate in tutti quei casi in cui mancano sentieri noti relativi all’area cha hai selezionato. Infine, l’applicazione non può dare informazioni utili sulla fattibilità attuale del percorso: ad esempio, non può dirti se in alcuni punti il trail è invaso dai rovi oppure da alberi tagliati che ostacolavano il passaggio o ancora se l’itinerario pianificato transita su aree private o interdette al transito. Però che utilizzando il layer della mappa Google Satellite è possibile controllare con più precisione i segmenti del Tour su cui si hanno dubbi sulla percorribilità
Sono tutte informazioni che appunto dovrebbero essere segnalate dall’utente Komoot una volta terminato il suo tour: si tratta di nuovi highlight, appunto, in grado di rendere questa applicazione ancora più completa e ancora più utile di quel che già è adesso e dare alla ricca community Komoot sparsa per il mondo uno strumento potentissimo per avventure outodoor di ogni tipo, non solo su due ruote.
Ulteriori informazioni: https://www.komoot.it
Maurizio Coccia