La Gravel può essere considerata la perfetta via di mezzo tra la mountain bike e la bicicletta da corsa. Come impostazione geometrica ha molto della bicicletta da ciclocross, ma è pensata per un comfort maggiore. Le gomme possono superare facilmente i 40 millimetri di sezione, i freni sono esclusivamente a disco (al limite a funzionamento meccanico) e la parte anteriore risulta più rialzata per consentire, quando si vuole, una posizione del busto più rilassata.
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Gravel: ghiaia
La bici gravel (il termine vuol dire “ghiaia” in inglese) è pensata per i percorsi sterrati e acciottolati, è piuttosto leggera da poter essere usata su strada senza problemi quasi come una bicicletta da corsa (“quanto” sia leggera, ovviamente, dipende dal livello del prodotto, le top di gamma non hanno molto da invidiare a biciclette da corsa di tutto rispetto) così come su sterrato.
È considerata un’ottima bicicletta per chi vuole cominciare a pedalare con un certo impegno e non vuole precludersi alcuna tipologia di utilizzo. Dalla gravel si potrà passare alla specialissima oppure alla mountain bike, a seconda di dove ci si trova meglio o dei percorsi che è più facile trovare nella propria zona d’azione. Pur essendo una tipologia di bicicletta piuttosto giovane (anche se i tradizionalisti la vedono “solo” come un’evoluzione più tecnologica della bicicletta da cross) sta prendendo una discreta fetta di mercato e c’è da scommettere che non si tratterà solo di un fenomeno passeggero.
Perché piace la gravel?
Le biciclette di questa tipologia sono apprezzate per la loro versatilità e capacità di adattamento. Possono essere leggere, se lasciate senza accessori e con ruote più stradali e sottili, oppure più robusto e adattate a viaggiare, dal bikepacking ai viaggi più lunghi (spesso i telai prevedono supporti per portapacchi).
La possibilità di personalizzazione permette, nel tempo, di adattare la bicicletta alle proprie esigenze e di usarla in situazioni diverse. Essendo molto più leggera di una mtb permette di fare percorsi più lunghi senza affaticarsi e lasciando volentieri l’asfalto.