22 set 2020 – Partivano un po’ per volta, pochi o un po’ di più. Ma sono stati un fiume costante che alla fine ha fatto contare ben più di mille ciclisti. Numeri per difetto «Perché sono quelli passati di qui – raccontava Giada Bollati, una degli organizzatori, al temine dell’evento – poi ci sono quelli che hanno scaricato le tracce e sono partiti per conto loro».
Via sulla strada, alla rinfusa, velocità diverse e gruppi eterogenei che cambiavano composizione sul percorso. Poi famiglie, fidanzati, amici, curiosi. Dalle biciclette d’epoca alle gravel, benvenute anche le e-bike. Un ragazzino con la saltafoss, un bambino piccolo nel seggiolino sulla bici di mamma, un altro nel carrellino agganciato al papà. Nessuno uguale, ognuno con una storia. La ragazza che con questa bici ci va al lavoro tutti i giorni, quello che l’ha trovata in cantina, la coppia che sembra uscita da un libro. Chi ha riscoperto la sua prima bicicletta, quella della squadra famosa di cui ha conservato la maglia con cura in tanti anni.
Una nuova formula
Le regole anti Covid-19 non hanno lasciato scampo a chi si è voluto attenere con cura alle disposizioni del CONI e della FCI: niente assembramenti e ognun per sé. Che poi soli non ci si è mai scoperti e se c’era un problema lungo la via c’era chi lo risolveva.
L’Altra Francescana è stata racconto di ciclismo: quelli di Marco Pastonesi, giornalista di lungo corso in un fiume di aneddoti curiosi e anche buffi. Spunti di Giro d’Italia e di storia, con Gino Cervi che ha presentato due suoi libri, poi Giancarlo Brocci: dall’Eroica al Tour de France di Pogacar. Nell’ex teatro Piermarini, a Foligno c’era il tutto esaurito per tre sere di fila. Cuore dell’Umbria incrocio di ciclisti, viandanti e treni.
Valle e pianura da Assisi a Spello a Bevagna, Spoleto, Trevi e tutti gli altri comuni, dodici in totale, che hanno voluto definire il percorso permanente de La Francescana che presto sarà anche tabellato a dovere. Cinque percorsi in tutto per tutte le gambe e tutte le biciciclette, signora mia, con quella camicina a fiori e dolci scollature.
Assaggi e cantine
Arnaldo Caprai, Lunelli e il Carapace, la cantina Antonelli avevano promesso assaggi. In realtà i ciclisti che passavano di làspesso trovavano anche molto di più nell’accoglienza umbra fatta di sorrisi e Sagrantino.
Sì, anche chi partiva senza mappa ma, come una volta, si fermava a chiedere, pare non sia rimasto mai a bocca asciutta.
E poi l’apprezzamento per il percorso permanente. Chi è tornato a Foligno con i 165 chilometri nelle gambe del tracciato definito da La Francescana assieme ai 12 comuni interessati era più entusiasta che stanco. E non è certo un tracciato da poco, con i suoi 2.300 metri di dislivello totali. Ma percorsi tutti su strade piacevoli e poco trafficate.
Altri hanno fatto deviazioni sul tema. Cinque percorsi, compreso il lungo, quello permanente, facevano comunque venire la voglia di perdersi in stradine e allungare un po’, oppure tagliare e scoprire ancora.
Il bottino
Chi passava nello showroom di Cicli Clementi, in piazza a Foligno, prendeva mappa e passaporto di viaggio. Timbri e appunti da raccogliere e, al ritorno, il brevetto da cucire sulla maglia più il sacchetto, per tutti, offerto da Campagnolo con gadget.
E la prossima volta?
La Francescana è una ciclostorica e tornerà tale. L’apertura a tutti i tipi di biciclette, quest’anno, è stata fatta per la presentazione del percorso permanente (percorribile, ovviamente, tutto l’anno e con ogni tipo di bici). Tuttavia la formula è piaciuta molto e gli organizzatori stanno ragionando su diversi fronti. D’altra parte un territorio di cultura e iniziativa come quello di Foligno ha dimostrato di voler accogliere di più. La promozione del territorio passa dalla bicicletta, d’altra parte è già dimostrato che chi si muove per pedalare sul territorio ci sta, mediamente, più giorni di chi viaggia su mezzi a motore. È la filosofia stessa della bicicletta che va all’opposto del turismo mordi e fuggi. Il ciclista degusta e assaggia. E torna.
Galleria fotografica
E per chi vuole conoscere nel dettaglio tutti i percorsi, consigliamo di partire da qui: https://www.lafrancescana.it/percorsi/
Guido P. Rubino