8 mag 2021 – Sì, nell’aerodinamica contano le forme della bicicletta, ma osservando un corridore, si capisce subito che la parte preponderante, dell’insieme bicicletta-atleta, dipende proprio dal ciclista.
Il limite, per il corridore, è nella posizione tante volte: non tutti riescono a mantenere la posizione più aerodinamica con facilità. Se non si riesce a pedalare bene, non si esprime la potenza e si finisce col perdere con gli interessi il vantaggio dato dall’aerodinamica.
Riuscendo, però, a ruotare leggermente il bacino, la posizione può averne un guadagno netto. Come fare?
Specialized ha realizzato proprio per questo scopo la sella Sitero, recentemente rielaborata.
La particolarità di questa sella è proprio nella possibilità di appoggio nella parte anteriore che riesce a sostenere il ciclista pur permettendo una rotazione maggiore del bacino, in modo da avere il corpo perfettamente parallelo al terreno e senza inclinare la sella in avanti, come pure fa qualche corridore, ma col rischio di scaricare troppo peso sulle braccia (che in una cronometro breve può pure starci, ma comunque crea affaticamento e, quindi, scomodità e prestazione compromessa).
Al Giro d’Italia, nella tappa di oggi, abbiamo visto queste selle montate sulle Specialized Shiv TT di alcuni corridori. In apertura la bicicletta di Honoré della Deceunink Quick Step.
Qui sotto le bici di Fabbro e Grosschartner della Bora Hasngrohe. Altro team fornito dalle biciclette Specialized.
Ulteriori informazioni: https://www.specialized.com/it/en
Redazione Cyclinside