Perfetto Alaphilippe nello scatto pazzesco del finale dove lascia tutti lì a due chilometri e mezzo dal traguardo. Dietro si sono accartocciati sulla bicicletta, a momenti pensavano quasi di farcela a riprenderlo. A momenti sembrava finito il suo scatto. Poi il piccolo Asterix vestito di arcobaleno ha rilanciato, è ripartito, ha aspettato che l’arrivo gli passasse addosso per festeggiare col dito in bocca, dedicato a suo figlio appena nato.
Avevamo appena finito di scrivere, questa mattina, che questo Tour aveva un inizio diverso da come ci aveva abituati la sua storia: tappe piatte, volate… e anche cadute (questo avevamo evitato, a dire il vero, per una forma di scaramanzia e rispetto verso i corridori e la loro fatica, che già basta senza aggiungere sofferenze).
Però la prima tappa del Tour de France è “cattiva” per forza: c’è la maglia gialla in palio, la prima. Vale tanto e la vogliono tutti. Il nervosismo in gruppo si vedeva e si toccava, come si toccavano anche i corridori negli sprint intermedi con tanti secondi in palio.
Ma la differenza, purtroppo, l’ha quella caduta maledetta a meno di cinquanta chilometri dal traguardo. Sì, il gruppo si è fermato ad aspettare i cocci sparsi lungo la strada, in un mucchio di corpi, ruote e fibra di carbonio spezzata (diverse biciclette da buttare già alla prima tappa, servirà un rifornimento rapido di telai?)
A farne le spese, tra gli altri è Ide Schelling, corridore della Bora Hansgrohe, in fuga dai primi chilometri, prima con altri e poi da solo, che ha fatto razzia di punti e pois della maglia che comunque ha conquistato. La grande caduta e lo stop successivo del gruppo ha portato l’ammiraglia a richiamare anche il corridore olandese che, invece di approfittare dell’impasse dei più e guadagnare un bel po’ di minuti, si è fatto riprendere a lavorare per la squadra. Un piccolo eroismo che verrà presto dimenticato.
Dopo lo spavento e il dolore il gruppo si è concesso una piccola pausa. A gruppo compatto si è smesso di andare a tutta fino agli ultimi chilometri. Andatura sostenuta ma senza esagerare.
Non era ancora finita però la maledizione della prima tappa. Un’altra caduta a circa 7 chilometri dall’arrivo ha fatto disastro nel gruppo. Stavolta ad agganciarsi sono stati i corridori, mentre il gruppo era appena tornato a volare. Capitombolo, disastro e cocci che stavolta sono rimasti a terra assieme a qualcuno del pubblico. Froome a terra preoccupa un po’ bloccato e fermo per tanto tempo e arrivato al traguardo pedalando male.
È il Tour che è iniziato e ha già rimescolato le carte, suo malgrado. Ma preferiamo altri spettacoli.
26 giu 2021 – Riproduzione riservata – Redazione Cyclinside – foto ©Bettiniphoto