Una Randonnée a Napoli? Può suonare strano ma si è appena svolta la sesta edizione e ha fatto registrare il tutto esaurito con i 250 partecipanti prefissati e provenienti da tutta Italia. Per la prima volta, la partenza è stata spostata a Napoli Est, presso il Centro Commerciale Neapolis, segnando una nuova tappa nella storia della manifestazione.
L’evento, inserito nel calendario Audax Randonneur Italia e nei circuiti Rando Tour Magna Grecia e Campania, si è affermato come un appuntamento imperdibile per gli appassionati di cicloturismo, offrendo un’esperienza che ha unito sport, esplorazione del territorio e sensibilizzazione su temi di sicurezza stradale e mobilità sostenibile.
Un percorso tra paesaggi spettacolari
I ciclisti hanno potuto scegliere tra due percorsi: uno più impegnativo da 180 chilometri e un’alternativa ridotta di 120 chilometri, che ha permesso di sperimentare l’intermodalità grazie al ritorno in treno. Il tragitto ha attraversato luoghi di straordinaria bellezza, tra la costa napoletana, la Penisola Sorrentina e la Costiera Amalfitana, offrendo scorci panoramici unici.
Lungo il percorso, i partecipanti hanno trovato punti di ristoro e accoglienza organizzati dalle comunità locali. A Tramonti, presso l’Associazione Acarbio, è stato possibile conoscere progetti dedicati alla tutela ambientale. A Torre del Greco, presso il Parco Salvo d’Acquisto, è stato allestito un punto di ristoro a cura delle associazioni locali. A Sant’Agnello, grazie al patrocinio dell’amministrazione comunale, i ciclisti hanno ricevuto spremute d’arancia a chilometro zero.
L’itinerario ha incluso tappe in luoghi iconici come Positano, Amalfi e Maiori, per poi affrontare la salita del Valico di Chiunzi, il punto più alto della manifestazione, situato a 656 metri sul livello del mare.
Un evento carico di significato
Oltre all’aspetto sportivo, la Randonnée ha avuto un forte valore simbolico. La partenza da via Argine è stata un’occasione per rendere omaggio alle vittime della strada, con un momento di raccoglimento dedicato a Salvatore Cacciola. Un altro tributo è stato reso in Via Marina, nel luogo dell’incidente di Luigi Martusciello.
Prima di dirigersi verso la Costiera, i ciclisti hanno fatto tappa alla Bicycle House, nel cuore del distretto culturale di Napoli, per una colazione in un luogo simbolo della mobilità ciclabile in città.
Nel tratto finale, il gruppo ha sostato al Fondo Agricolo Nappo, un bene confiscato alla criminalità organizzata e oggi simbolo di legalità e riscatto sociale.
Una chiusura tra festa e riflessione
L’evento si è concluso con un pasta-party e una serie di attività organizzate presso il village di partenza, grazie all’impegno dell’ASD Napoli Pedala e di numerose realtà locali.
Un momento particolarmente significativo è stato l’omaggio a Michele Scarponi, campione di ciclismo scomparso in un incidente stradale. Per l’occasione, è stata installata una panchina bianca, simbolo della lotta contro la violenza stradale e della necessità di una maggiore sicurezza per i ciclisti.
La Randonnée di Napoli 2024 ha ribadito il suo ruolo non solo come evento sportivo di rilievo, ma anche come strumento di sensibilizzazione e valorizzazione del territorio, confermandosi un appuntamento imprescindibile per la comunità ciclistica e per la città.