23 set 2020 – La Aircode DRS è la bicicletta in dotazione ufficiale della FDJ che ha appena terminato il Tour de France e ha già vinto la Milano Torino con Demare.
La nuova versione è la terza generazione di un modello che distingue la casa francese per forme e ricerca ed è la prima versione con i freni a disco validata pure per aerodinamica dall’Università di Eindoven e dagli studi di Bert Blocken.
Lo studio delle forme del nuovo modello è dichiaratamente preso dalla linea della bicicletta da cronometro ed elaborato tramite software CFD in grado di simulare l’impatto aerodinamico ancora prima di realizzare il telaio. Tramite simulazione, infatti, il telaio è stato analizzato in tantissimi micro-punti così da poter valutare il preciso impatto al vento di ogni parte e procedere alla modellazione delle forme. Un lavoro di precisione assoluta che ha poi trovato conferma nei test in galleria del vento.
«Un lavoro concentrato soprattutto su tubo di sterzo, obliquo e forcella – spiega Pascal Care di Lapierre – perché è qui che si concentra il 70 per cento di tutta la resistenza aerodinamica».
Nell’evoluzione aerodinamica è stato evidenziato come, rispetto al modello precedente, il guadagno aerodinamico sia stato importante. A cinquanta chilometri orari si arriva a risparmiare fino al 13 per cento di Watt con vento frontale e 5 per cento con vento laterale.
Merito di questo risultato è anche la rielaborazione dei profili dei tubi. Il nuovo disegno mette in evidenza turbolenze d’aria minori nella parte posteriore.
Allo stesso modo si sono potute verificare le minori pressioni dell’aria nella parte frontale delle tubazioni.
E i freni a disco quanto incidono?
Vista la direzione netta verso questa tipologia di freni si sono dovuti considerare anche questi nel computo aerodinamico. Proprio per questo le forme del telaio tengono conto anche dei freni e il risultato finale, nelle prove effettuate, hanno portato a differenze non significative con i freni tradizionali.
Nel design rientra anche il pasasggio completamente interno dei cavi, dal manubrio allo sterzo fino al tubo obliquo e al fodero posteriore. La batteria della trasmissione è nella parte anteriore del movimento centrale. Questo fa si che risponda anche a una logica di distribuzione dei pesi ottimale.
Geometria
Una rielaborazione importante è stata dedicata alla geometria. Nel nuovo disegno risultano diversi angolo piantone e stack. Per Lapierre si tratta di una novità sostanziale visto che la geometria non veniva toccata dal 2012. Quella elaborata per la Aircode DRS è una geometria progressiva che cambia con le diverse misure di telaio così da dare le stesse sensazioni al ciclista a prescindere dalla taglia. Nella nuova versione l’impostazione risulta molto più aggressiva tanto che un telaio di questo tipo risulta polivalente anche nel triathlon.
Nella questione geometrica vanno considerate anche le asimmetrie di forcella e carro posteriore elaborate per compensare le sollecitazioni dei freni a disco.
A livello di materiali vengono utilizzati fino a sei tipi diversi di fibra di carbonio (nella versione Ultimate) per ottenere un irrigidimento di movimento centrale (3 per cento in più rispetto al modello precedente) e zona sterzo (10 per cento in più). Ma, al tempo stesso, una maggiore flessibilità del 10 per cento per i foderi posteriori bassi.
È proprio il disegno dei posteriori a distinguere, nel gruppo, la Aircode DRS. L’innesto dei pendenti è direttamente a carico del tubo superiore, senza impegnare il tubo sella. Per questo l’aumentata flessibilità dai foderi bassi porta a un notevole aumento del comfort.
Peso
Anche se non è la prima cosa da guardare in una bicicletta aerodinamica – e lo sottolineano anche da Lapierre – il peso dipende dal tipo di fibra di carbonio che varia dalla versione UD SL Ultimate (975 grammi con telaio grezzo e accessori) alla versione UD SL (1.090 grammi).
Un’attenzione particolare viene data alla distribuzione dei pesi che risulta fondamentale, poi, nella guida della bicicletta. Lapierre ha elaborato il GLP gravity logic project: mettere il massimo della massa nella parte centrale e inferiore. Motivo per cui la batteria dell’elettronico è davanti al movimento centrale e la posizione delle borracce è la stessa in tutte le misure: la più bassa possibile.
La nuova Aircode DRS viene presentata sul mercato in diverse versioni e con ruote tubeless ready che, sottolineano dalla casa francese, permettono di risparmiare 200 grammi solo nella conversione tubeless.
Ulteriori informazioni: https://www.lapierrebikes.it
Redazione Cyclinside