Le appendici del manubrio hanno principalmente una funzione aerodinamica. La novità è nella posizione in bicicletta che prevede le braccia in avanti che vanno a stringersi a cuneo permettendo di aprire l’aria in maniera più efficace rispetto alla tradizionale posizione in bici.
Al tempo stesso però sono in grado di offrire la possibilità di afferrare il manubrio in nuovi modi offrendo al ciclista la possibilità di assumere nuove ed efficaci posizioni.
Quanti tipi
Di prolunghe manubrio esistono diverse tipologie. Un po’ come per le curve manubrio sono diverse le possibilità di forme ma, per semplificare si possono definire due tipologie: le prolunghe specifiche per le gare a cronometro e le appendici da applicare alla curva manubrio tradizionale.
Appendici da crono
Hanno un forma più allungata e sono studiate per consentire al ciclista la massima distensione e penetrazione nell’aria. E’ proprio l’aerodinamica il fine di queste prolunghe e non si bada troppo alla versatilità della posizione. I percorsi delle gare a cronometro in cui questi accessori vengono utilizzati non sono troppo impegnativi e le mani, in fase di rilancio della velocità vanno ad afferrare la curva manubrio nella parte più larga.
Prolunghe corte
Sono conosciute anche col come di “Spinaci” con cui la Cinelli le ha introdotte sul mercato. Altri produttori in seguito hanno realizzato delle varianti sebbene la tipologia sia sostanzialmente la stessa.
Curve di questo tipo servono a dare al ciclista una posizione più aerodinamica anche sulla normale bici da corsa. Ma il vantaggio non è solo aerodinamico.
Con le prolunghe fissate nella parte alta della curva manubrio è possibile avere un nuovo appoggio anche in salita quando ci si aggrappa al manubrio per sostenere meglio lo sforzo.
Le prolunghe corte, nel tempo, si sono modificate diventando molto più semplici e spesso sono usate da chi non fa agonismo (vedere foto in apertura) e, quindi, è al di fuori delle limitazioni dei regolamenti internazionali.
Utilizzo e diffusione
Complice anche l’adozione da parte praticamente di tutti i corridori professionisti la diffusione delle prolunghe aerodinamiche è stata pressoché totale.
Soprattutto chi si trova a pedalare da solo, in effetti, può trovare un notevole vantaggio nell’utilizzo delle appendici.
Ovviamente è necessaria qualche attenzione nell’utilizzo. Appoggiare gli avambracci direttamente sul manubrio significa che ogni movimento delle spalle si ripercuote direttamente sulla direzionalità della bicicletta. All’inizio la nuova situazione può ceare qualche disagio, ma non ci vuole poi tanto per farci l’abitudine e imparare a reagire adeguatamente alla nuova impostazione.
L’utilizzo delle prolunghe ha avuto un brusco stop dopo che sono state dichiarate fuori legge nelle competizioni ufficiali e quindi abbandonate dal mondo del professionismo.
Amatori e ciclisti comuni hanno seguito frettolosamente l’esempio dei campioni abbandonando senza un reale motivo quello che potrebbe essere tutt’ora vantaggioso nelle pedalate in solitaria e con il vento in faccia.
In effetti chi non è impegnato in competizioni ufficiali non ha alcun motivo di adeguarsi ad un regolamento discutibile e che, di fatto, non lo riguarda.
Attenti alla compatibilità
La diffusione di curve manubrio in fibra di carbonio e ultraleggere ha portato gli spessori e le strutture ad essere ottimizzati per avere il massimo della resistenza e della leggerezza. considerando il punto di aggancio delle appendici aerodinamiche occorre essere certi che queste si possano montare sul manubrio della propria bici.
Prima di intervenire con il montaggio, quindi, è bene fare riferimento alla casa produttrice della curva manubrio per accertarsi della compatibilità tra il tipo di prolunghe e la curva in possesso.