La UAE controlla in modo perfetto, soprattutto Del Toro, gregario di Ayuso a suo dire, continua a impressionare per regolarità e lucidità, sempre sul pezzo e senza perdere nulla, inseguendo pure le mosche. Anzi, nelle situazioni difficili continua a guadagnare secondi, come ieri nella caduta a 23 chilometri dall’arrivo.
Ma anche oggi, quando sul Monte Grappa Bernal ha provato ad attaccare, la maglia rosa era lì senza perdere un metro. Poi nulla da fare a parte una bella fuga ad alta percentuale italiano con assolo di Marco Frigo che ha fatto vedere la sua forza davanti ai suoi tifosi. Ne sentiremo riparlare.
Anche nella salita finale, quella verso l’Altopiano di Asiago, la Ineos si è messa davanti, buona gamba per Bernal pronto a saggiare la condizione dei migliori, soprattutto quella di Roglic mai davanti e a perdere sempre qualche metro sulle martellate di Carapaz e Bernal.
Davanti è stato più lesto di tutti Carlos Verona, che ha lasciato i compagni di fuga gestendo perfettamente le energie per arrivare da solo al traguardo, sfinito, ma vincente. Che bella risposta per la Lidl-Trek dopo la resa di ieri di Ciccone. Una squadra modello, fino a qui, in questo Giro d’Italia.
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