12 giu 2020 – Quando in città aumentano le biciclette, aumentano pure le polemiche. È un dato di fatto e qualcuno soffia sul fuoco di questa guerra tra utenti della strada. Viene da pensare male: chi può avere interesse a mettere in cattiva luce le biciclette visto che, è bikeconomy (parola ormai accettata nel vocabolario moderno), i vantaggi di far aumentare i ciclisti in città ci sono per tutti e anche dal punto di vista economico, cosa che non guasta mai quando un’amministrazione deve prendere delle decisioni.
Però siamo pure convinti che certe rivoluzioni abbiano i loro tempi e siano pure inesorabili, però è pure importante porre le basi giuste.
In questa direzione si è mosso il marchio LIV, il lato femminile di un nome importante come Giant.
LIV ha cercato un punto di contatto con il mondo dei motori, spesso accusato di non sopportare i ciclisti e sapete che ha fatto?
Ha dato per una settimana una ebike a una motociclista e non una qualsiasi: Lorena Bega non solo ama la moto ma collabora anche con riviste del settore ed è stata protagonista di campagne pubblicitarie (qui il suo profilo Instagram).
Una sfida non da poco visto che il primo approccio è stato di scetticismo ma, per fortuna, anche di curiosità.
È proprio provando l’e-bike in città (a Lorena è stata data una Liv Thive E+ Ex Pro) che Lorena si è ricreduta in larga parte sulla scelta “imposta” dall’esperimento.
«Temevo di arrivare tardi al lavoro prendendo l’e-bike al posto della moto – ha spiegato alle ragazze della LIV che hanno proposto l’idea – e invece, con sorpresa, sono arrivata pure in anticipo».
Poi ha parlato anche della ”pazienza”. Quella cui la bicicletta abitua per la sua caratteristica: la lentezza, cui neanche un’e-bike si sottrae, ovviamente, nel raffronto con gli altri mezzi motorizzati. La lentezza che, come si è potuto sperimentare, non è perdita di tempo, ma possibilità di guardarsi intorno e “uscire dalla frenesia”.
Il tutto facendo anche un’attività sportiva. Perché un’e-bike non è certo un pedalare gratis. Si regola solo la fatica che si vuole fare.
Video
Per chi volesse saperne di più, ecco il link dell’esperimento condotto da LIV: https://www.liv-cycling.com
Redazione Cyclinside
(immagini di Matteo Cavadini)