Nella parte relativa alla lunghezza delle pedivelle abbiamo registrato l’appunto di un lettore che giudica sbagliato abbassare la sella di quanto si allungano, eventualmente, le pedivelle. Secondo il nostro lettore (Luigi) l’abbassamento della sella andrebbe fatto di metà della misura dell’aumento delle leve.
>>> La lunghezza delle pedivelle
La questione è delicata e la misura delle pedivelle ancora di più. Da misura risultante da un semplice rapporto geometrico con la taglia del ciclista (di cui comunque teniamo la tabellina da considerarsi indicativa nell’apposita pagina), la biomeccanica moderna ha rivisto un po’ di concetti perché il corpo umano, nella sua complessità, non può essere ridotto ad un semplice rapporto di misure con la bicicletta. Altrimenti, è presto detto, tutti i discorsi di biomeccanica andrebbero a semplificarsi enormemente e sappiamo che non è così.
Abbiamo colto l’occasione, allora, per fare qualche domanda al prof. Luca Bartoli, esperto di biomeccanica e ideatore del sistema Ergoview. Chi ha ragione?
“Nessuna delle due soluzioni” ci ha fermati subito il professor Bartoli. Il movimento della pedalata non è solo conseguenza di un rapporto di leve semplici ma chiama in causa anche il piede che, con l’articolazione della caviglia compensa naturalmente piccole differenze di ampiezza di rivoluzione del piede attorno al movimento centrale.
Se si decide di modificare la lunghezza delle pedivelle a seguito di valutazioni che possono derivare dal tipo di pedalata o dalle caratteristiche dell’attività che si svolge, occorrerebbe rifare tutta la valutazione dell’assetto in sella.
«Se osservate il ginocchio, guardando il ciclista lateralmente – spiega Bartoli – noterete che questo si muove su un arco di cerchio. Modificando la lunghezza delle pedivelle cambia l’orientamento di questo arco di cerchio, quindi si modifica il modo in cui il ciclista pedala. Potrebbe essere necessario variare, allora, la posizione in sella ma prendendo in considerazione non solo l’altezza, ma anche l’arretramento dell’appoggio. Ce n’è abbastanza, insomma, per rendere necessario un nuovo ripensamento su tutta la posizione in bicicletta. Tanto più se si è valutato che la lunghezza delle pedivelle precedentemente utilizzata fosse sbagliata in rapporto alle misure dell’atleta.
«Solo con una valutazione generale, insomma, si potrà rendersi conto dell’efficacia della pedalata perché si va a variare l’incidenza e lo sviluppo delle forze sui pedali».
Ciao a tutti io sono andato da un biomeccanico e vi garantisco che per la spesa ne è valsa la pena. Messo in sella con le giuste misure e modifica di pochi elementi sono
spariti vari fastidi ed è un altro pedalare . Lo consiglio !!! Un saluto