Da quando esiste la bicicletta esiste il pedale. Sempre concettualmente uguale per decenni, ha subito una vera e propria rivoluzione solo nei primi anni 80, con l’invenzione del pedale automatico da parte di Look, azienda produttrice di attacchi da sci che nel 1984 presenta il suo primo pedale per il ciclismo. Molte aziende negli anni, partendo dall’intuizione dell’azienda francese, hanno dato vita a diversi sistemi di aggancio simili nel concetto ma mai rivoluzionari.
Magped cambia il concetto di pedale automatico
Magped è una giovane azienda austriaca che ha avuto la brillante intuizione di interporre un magnete tra il pedale e il piede del ciclista, eliminando così tutte le problematiche legate al meccanismo di aggancio/sgancio. Facile? No, tutt’altro. Per arrivare infatti al giusto compromesso tra tenuta, facilità di sgancio e possibilità di adattare il sistema a molte delle scarpe presenti sul mercato è stato necessario tempo e determinazione.
Il pedale Magped è nato inizialmente per soddisfare le esigenze di chi pratica l’enduro e che sentiva la necessità di avere il piede libero in discesa ma con la possibilità di esercitare una certa trazione in salita per rendere più efficace la pedalata. L’azienda ha poi capito che questo sistema poteva adattarsi anche alla strada e il passo è stato quindi breve per trasferire l’esperienza accumulata negli anni anche al nascente segmento gravel.
Magped Gravel, innovazione e leggerezza
Quando si apre l’elegante confezione che contiene i Magped Gravel, salta subito all’occhio la preziosa fattura. Si rimane ancora più sorpresi dalla loro leggerezza, solo 107 grammi! Il peso contenuto di questi pedali è frutto di una grande ricerca e dell’utilizzo di materiali pregiati come il titanio, utilizzato per il perno del pedale che ruota su tre cuscinetti industriali di alta qualità e dell’xcarbon con il quale è realizzata la scocca del pedale stesso.
Nella confezione sono presenti anche le due piastre con trattamento anticorrosione corredate da un distanziale in nylon da inserire tra scarpa e piastra e un ulteriore “maschera” in nylon, che serve per guidare il piede verso il centro del magnete di forma cilindrica.
Montaggio dei pedali Magped Gravel
Montare e regolare i pedali Magped Gravel è più semplice rispetto al montaggio di un classico pedale automatico. Basta infatti installare la piastrina in metallo dotata di due fori (gli stessi delle placche spd) sulla scarpa e posizionarla correttamente rispetto all’asse del pedale, bloccandola con le viti comprese nella scatola.
Non è necessario fare nessuna regolazione angolare della piastra perchè i Magped (tutti i modelli) permettono una rotazione libera del piede, caratteristica che riduce l’insorgere di problemi alle ginocchia.
La seconda regolazione avviene lato pedale, va infatti regolata con precisione l’appoggio della scarpa sulla scocca del pedale stesso e va fatto agendo su due componenti, il magnete e gli spessori in dotazione.
Per regolare il magnete si agisce sulla vite centrale che lo trattiene, alzandolo oppure abbassandolo, finché tra la suola della scarpa e la scocca del pedale rimane uno spazio di 0,2-0,5 mm.
L’altra regolazione riguarda gli spessori che vanno posti sulla parte anteriore del pedale e che vengono forniti in tre misure diverse. Nel nostro caso la misura media era quella che meglio si adattava alle scarpe Crono CX 3.5 utilizzate per questo test.
Fatto queste regolazioni siamo quindi pronti per partire, non ci resta altro che montare i pedali sulla nostra gravel bike e iniziare a pedalare.
Prova e conclusioni
Abbiamo provato i pedali Magped Gravel durante numerose uscite di 50-60 km l’una, su terreni asfaltati e sterrati anche molto complicati.
L’impressione è stata decisamente positiva, sia per quanto riguarda la pedalata che per la forza esercitata dal magnete, paragonabile ad un normale pedale automatico.
In discesa anche impegnativa, parliamo di single track S2, l’accoppiamento scarpa/pedale è sempre risultato solido e sicuro, come anche in fase di trazione in salita dove, una volta regolato a dovere, non si sono mai verificati “sganci” accidentali.
Per ottenere il massimo della forza dal magnete è importante seguire dettagliatamente le istruzioni presenti nell’elegante scatola o reperibili in forma di video sul sito Magped.
Il pedale Magped Gravel è dotato di un magnete da un solo lato, questo all’inizio può sembrare penalizzante, ma utilizzandoli ci si accorge che un doppio magnete sarebbe inutile e appesantirebbe senza motivo il pedale. Infatti, quando il Magped Gravel è libero, si posiziona verticalmente con la punta rivolta verso l’alto. Toccandola con la scarpa, grazie al magnetismo, la piastra in metallo e il magnete tendono ad accoppiarsi automaticamente, velocizzando così la fase di aggancio.
Da utilizzatori di pedali spd, abbiamo ormai acquisito un certo tipo di automatismo quando si tratta di sganciare la scarpa dal pedale, che otteniamo ruotando il tallone verso l’esterno. Nei pedali Magped invece, il movimento corretto per svincolare la scarpa è quello di piegare verso l’esterno il piede, ruotando la caviglia in senso verticale. In questa direzione il magnete è meno potente e possiamo liberarlo per mettere il piede a terra.
Un pedale questo Magped Gravel, decisamente rivoluzionario e fuori dagli schemi, interessante per chi cerca comfort e leggerezza ma anche qualcosa di alternativo ai soliti pedali.
Prezzo
I pedali gravel magnetici di MagPed hanno un prezzo al pubblico di 189.00 euro
Per informazioni e acquisti: https://www.magped.com