Prima della partenza della Milano Sanremo 2025 abbiamo fatto un giro, pioggia permettendo, tra le biciclette che i corridori professionisti hanno scelto per la Classicissima di Primavera. Soluzione praticamente totale verso l’aerodinamica; in una prova dove l’altimetria non fa paura si cerca di sfruttare il più possibile la velocità delle biciclette moderne.
Scelte formidabili tra gioielli che fanno venire voglia di averle tutte. Le abbiamo osservate quasi tutte, da quella di Pogacar a quella di Ganna, a quella di Tom Pidcock, pasando anche per quelle di Milan, Pedersen, van der Poel e Philipsen. Sono tutti i favoriti di una corsa che promette sempre tanto spettacolo. Ecco le curiosità per quanto riguarda le gomme, i manubri e… le catene, nel nostro video reportage realizzato prima del via e montato dalla redazione mobile.

L’era del monocorona
Poi tantissimi monocorona. Dimensioni più o meno grandi visto che ormai, con l’assortimento permesso a livello di pignoni, si può “regolare il tuning” con la misura delle corone. D’altra parte in una Milano Sanremo, visto l’altimetria, una moltiplica piccola non serve praticamente più. “Solo a staccarsi” direbbero i più vecchi.
Il nostro reportage è stato girato tra i pullman che allestivano definitivamente le biciclette per una prova che si preannunciava con molta acqua. Ultimi ritocchi ma anche interventi importanti su qualche freno a disco. Mani agili e laboriose perché, al momento del via, tutto era perfetto.
Gomme larghe
Nel nostro rapido sondaggio tra le squadre la media della dimensione delle coperture era di 28 millimetri, un’enormità anche rispetto solo a qualche anno fa. Roba che ci potevamo aspettare giusto in una Parigi Roubaix, eppure in diversi avevano anche gomme da 30 millimetri. Hanno senso? Pare proprio di sì, dati alla mano la scorrevolezza è maggiore rispetto a gomme più strette. Si possono usare pressioni più basse e la scelta premia anche se l’istinto di molti direbbe altro.