Non basta mettere sul piatto il valore dei corridori per farsi un’idea. La Milano Sanremo è stata vinta da campionissimi e da carneadi, sempre con merito e mai per fortuna. Ma la fortuna ci vuole sempre, non sarà mai casuale.
Per capire che corsa stiamo per vedere vi diciamo i nomi e alcune idee. Dite pure le vostre e poi, magari, ci confronteremo dopo il traguardo. Avremo tempo.
I favoriti
Partiamo dal numero uno. Tadej Pogacar è quello che, ormai, alle corse dove partecipa puntando forte, più che chiedersi se vincerà, ci si domanda come vincerà, tanta è la superiorità che sta dimostrando. In una gara considerata “facile” dal punto di vista altimetrico, la vittoria può conquistarla solo con un’azione formidabile delle sue. Ha già visto che sul Poggio staccare gli altri definitivamente è difficile e comunque rischierebbe di non fare una differenza importante. Lo aspettiamo per l’impresa dunque.
Mathieu van der Poel lo abbiamo scoperto favorito più per i bookmaker che per i numeri fatti fino a qui. Ma sottovalutare uno così sarebbe un errore grave. Infatti, anche gli scommettitori che se ne intendono sempre, lo danno favorito al pari di Pogacar. Potenzialmente può vincerla in volata con un gruppetto ristretto, scappando via all’ultimo se gli altri si guardano un attimo. E non sarebbe certo una sorpresa.
Dietro i primi due sbuca subito Mads Pedersen. La forma è strepitosa, la Parigi Nizza lo ha messo a punto perfettamente e lui sa giocarsela sempre bene. In più se la gioca in doppio. In squadra con lui c’è Jonathan Milan che, invece, il rodaggio l’ha fatto alla Tirreno Adriatico. Con una coppia così in casa Lidl Trek sanno di poter puntare forte: Pedersen a inseguire i gruppetti, ma se si arrivasse con Milan sul traguardo, sarebbe l’ultimo uomo perfetto. Poi, a vedere i partenti, non dimentichiamo che il numero *1 del team lo ha il già vincitore a Sanremo Jasper Stuyven. E non è uno che fa la comparsa.
Tra i favoriti a singola cifra, oggi più che mai, troviamo Filippo Ganna. L’azzurro è in forma strepitosa e la Ineos correrà per lui. Le prove le ha già fatte arrivando secondo nel 2023 ma forse così tirato alla Milano Sanremo non lo abbiamo mai visto. Alla Tirreno Adriatico è arrivato dietro solo ad Ayuso, in salita ha dato sgasate che facevano male agli scalatori e se prende l’attimo giusto, con gli altri che si guardano, non dà scampo a nessuno. Quest’anno potrebbe non dare scampo anche se non si guardano. Ha la forza per togliersi tutti di ruota al netto di problemi meccanici che citiamo per scaramanzia.
Jasper Philipsen va inserito di diritto tra i favoriti non solo perché è l’ultimo vincitore, ma anche perché è uno che sul Poggio si difende e potrebbe avere un gregario come van der Poel, scusate se è poco. È una situazione come Milan/Pedersen. Forse anche più pericolosa se non arrivasse un po’ acciaccato. Ma i velocisti, si sa, quando vedono il traguardo dimenticano tutto.
Attenti a Tom Pidcock, è stato l’unico anti-Pogacar alla Strade Bianche e in discesa è il più forte di tutti o quasi. Le previsioni che danno pioggia potrebbero essere un altro punto a suo favore. Il “quasi” del più forte discesista è per colpa di un altro che la Sanremo l’ha già nel palmares: Matej Mohoric. Non sembra quello del 2022 ma alla partenza gli avversari controlleranno il suo reggisella.
Li abbiamo detti tutti? No. Siccome la Sanremo è la Sanremo non è neanche improbabile che il vincitore di domani non sia tra questi nomi. D’altra parte, a scorrere la lista dei partenti sono in tanti a far venire pensieri. Uno come Michael Matthews, tanto per dirne uno, sulla riviera dei fiori non si potrà dare per battuto finché avrà il numero sulla schiena.