3 feb 2021 – Il collarino reggisella classico può non essere la soluzione ideale per stringere il supporto sella del telaio della bicicletta. Ce lo fa notare Claudio Cappelletti, telaista fantasioso e giovane artigiano titolare del marchio Dioniso Cicli di Novi Ligure, in provincia di Alessandria.
Nella posizione classica, ha rilevato il telaista, lo stress a carico del cannotto reggisella è notevole.
«Invece – spiega – Il tipo di morsetto integrato che faccio sui miei telai in acciaio, esercita la stessa pressione ma su un’area doppia rispetto a quelli situati all’apice del tubo.
«Inoltre lo stringe più in basso dove il reggisella non è interessato dalla flessione dovuta al peso del ciclista, ciò preserva l’integrità strutturale del reggisella stesso, specialmente per i modelli in fibra di carbonio. Vale la pena considerare pure che se si ha un reggisella verniciato, dove viene stretto tende sempre un po’ a segnarsi e quindi se capita di alzare un po’ la sella per correggere la posizione, si potrebbe notare la parte rovinata, con questo morsetto ciò non succede perché la parte che può segnarsi resta molto più interna al telaio».
Redazione Cyclinside