Si vendica van der Poel, non ha la maglia del nonno – valida solo per la prima tappa, in rispetto alle concessioni UCI – ma si veste di giallo sul Mur de Bretagne dopo aver fatto la prova al primo passaggio: ok, si può fare. Uno scatto a prendere secondi, tanto per gradire e avvicinarsi ad Alaphilippe, superato poi alla fine, di forza, con gli abbuoni e altri secondi presi di slancio dopo aver saltato un generoso Sonny Colbrelli in fiammata tricolore.
È proprio Alaphilippe che si è andato a congratulare con lui per primo, poi tutti gli altri. L’abbraccio di Pogacar è stato il finale perfetto di una corsa emozionante che MVDP ha finito con un dito al cielo, verso il nonno che quella maglia gialla non l’ha vestita mai, nonostante otto podi francesi.
Per tanti chilometri lo spettacolo della Bretagna, con le sue basse maree, ha preso il sopravvento sugli avvenimenti di gara. Fuga e saliscendi, strade che si stringevano per carreggiate e pubblico e sole che si alternava alla pioggia facendo scivolose le strade.
A sopravvivere nella fuga gli ultimi rimasti della fuga sono stati Theuns e Cabot, col gruppo dietro a controllare. Davanti anche Schelling, nella prima parte a racimolare punti a pois nel suo modo riconoscibile e scenografico con cui ha affrontato le volate ai piccoli GPM di giornata.
Theuns è stato l’ultimo a mollare prima di ricompattare il gruppo e dell’attaccante di Van der Poel che è partito come una molla verso il primo passaggio verso il Mur de Bretagne a guadagnare otto secondi di abbuono, prezioso bottino per il colpaccio finale.
Succede così quando concedi l’assaggio a un campione. Ha dato un morso al passaggio e poi si è preso tutta la pietanza.
27 giu 2021 – Riproduzione riservata – Cyclinside – GPR