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Home Gare

Nella tappa accorciata al Giro, sotto la pioggia, trionfa ancora Pogacar

Guido P. Rubino di Guido P. Rubino
21 Maggio 2024
in Gare, TechNews
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Nella tappa accorciata al Giro, sotto la pioggia, trionfa ancora Pogacar

foto: LaPresse

Alla fine la tappa è partita ed è stata gara vera, bella, intirizzita e fredda da ricordare altri tempi, non fosse per il chilometraggio da juniores. Ma è stato giusto così e i corridori meritano pure gli applausi del pubblico. Prima di criticarli bisognerebbe stare nei loro muscoli intrisi di acido lattico e nella pelle intirizzita.

Tempo da lupi pure sui 118 chilometri rimasti della tappa mozzata in partenza. Una frazione corta diventata anche nervosa, partiti pure a tutta e senza lasciare spazio alla fuga che pure è partita in cerca di secondi e riscaldamento.

Di nuovo Alaphilippe e Maestri davanti, ma anche Piccolo e Ballerini con un bottino massimo di un paio di minuti, la logica è sempre la stessa: mai troppo vantaggio per poi giocarsi la corsa. È stato di nuovo il francese a rimanere davanti da solo nella salita verso Monte Pana.

Bello il numero di Pellizzari, con Scaroni. Da fenomeno, da sperare, almeno finché da dietro non si è mosso Pogacar, in progressione neanche cattiva, ma sufficiente per riprendere tutti. È stato a questo punto che nel “cannibale” si è visto un lampo di pietà: è sembrato quasi voler graziare Pellizzari, aspettarlo, ma poi il destino ha compiuto il suo corso e Pogacar ha tagliato il traguardo ancora a braccia alzate. La quinta volta in questo Giro.

Bei momenti anche nel dopo corsa proprio tra Pellizzari e Pogacar. Ci hanno fatto dimenticare il mezzo pasticcio della mattina.

«È tutto sbagliato, è tutto da rifare». Sì, ce lo vedremmo bene il vecchio Gino Bartali con la sua frase celebre a commentare la tappa di oggi. Anzi, la non tappa iniziale di oggi svegliatasi a Livigno in clima natalizio.
I corridori l’hanno detto subito: non si parte da qui in accordo pure con l’organizzatore che aveva organizzato una riunione ieri per evitare il pasticciaccio. Meteo davvero avverso, non vale neanche pensare al ciclismo che fu, improponibile ormai evidentemente anche al lordo della tecnologia che ormai permette di pedalare praticamente ovunque. Rimaniamo nei confini del ciclismo che conosciamo e fermiamoci. Anzi, rimandiamo più avanti la partenza.

Peggio per gli organizzatori che continuano, illusi e ottimisti, di immaginare un giro d’Italia sulle salite che contano con questo tempo bislacco e infingardo. A loro l’onere di spiegare a chi ha pagato fior di quattrini investendo nel “turismo Giro d’Italia” per foto che non ci saranno da mettere negli opuscoli. Neanche la foto di gruppo di una partenza finta rifiutata, sul filo di lana, dai corridori che hanno lasciato un po’ male un accordo che RCS aveva detto già preso.

I corridori indecisi prima del via e di risalire sui mezzi delle squadre

Quindi via, tutti i corridori su bus e ammiraglie prima che la neve rendesse complicate le cose anche ai pullman delle quadre. Bravo Mauro Vegni a smorzare le polemiche masticando un po’ amaro.  La sua decisione sofferta, si vedeva dalla barba non fatta con cui si è presentato a Livigno in mattinata. Notte di pensieri e chissà quante telefonate e rodimenti, ma alla fine l’unica via possibile l’ha dettata il meteo davvero inclemente con la convinzione che più di così non si potesse fare.

Cara Cima Coppi, anche stavolta sarà per la prossima edizione. D’altrone un nome così importante, non è detto che possa essere sempre raggiungibile.

L’abbraccio tra Pellizzari e Pogacar a fine tappa è stato uno dei momenti più belli. Pellizzari ha raccontato di aver chiesto allo sloveno gli occhiali (un regalo per il fratello), questi gli ha regalato la sua maglia rosa. (LaPresse)

ORDINE D’ARRIVO
1 – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) – 118.4 km in 2h49’37”, media di 41.882 km/h
2 – Giulio Pellizzari (VF Group-Bardiani CSF-Faizanè) a 16″
3 – Daniel Felipe Martinez (Bora – Hansgrohe) s.t.

CLASSIFICA GENERALE
1 – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
2 – Daniel Felipe Martinez (Bora – Hansgrohe) a 7’18”
3 – Geraint Thomas (Ineos Grenadiers) a 7’40”

LE MAGLIE UFFICIALI
Le Maglie di leader del Giro d’Italia sono disegnate e realizzate da CASTELLI.

  • Maglia Rosa, leader della Classifica Generale, sponsorizzata da Enel – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
  • Maglia Ciclamino, leader della Classifica a Punti, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e ITA Italian Trade Agency – Jonathan Milan (Lidl-Trek)
  • Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
  • Maglia Bianca, leader della Classifica Giovani, nati dopo il 01/01/1999, sponsorizzata da Eataly – Antonio Tiberi (Bahrain Victorious)

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Tag: Giro d'Italia 2024mauro vegnimeteoneve

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Iscrizione al Registro degli Operatori della Comunicazione con registrazione n° 35370 aggiornata 8 ottobre 2020.

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