Più di 1.200 ciclisti e oltre 2.500 porzioni di carne arrosto per l’arrivo. I primi erano a pedalare sulle colline, le seconde erano a cuocere sin dalla mattina per soddisfare tutti (e i numeri sono per difetto). Poi bottiglie di prosecco firmate Borgoluce, la cantina che ha ospitato l’evento. Un fulcro fatto di vigneti e sole da cui sono partiti i tre percorsi: “La via dei Laghi”, il lungo da 123 chilometri e quasi 2.300 metri di dislivello, “La via delle vigne eroiche”, il medio da 101 chilometri e 1.800 metri di dislivello e il percorso corto, “La via dei Castelli”, da 55 chilometri e quasi mille metri di dislivello. Percorsi apprezzati, un po’ meno cattivi rispetto alla versione dello scorso anno che aveva fatto scendere dalla gravel parecchi ciclisti.
Una gravel con spirito… eroico
Tutto è iniziato al taglio del nastro con le massime autorità presenti: Luca Zaia, da padrone di casa (presidente della Regione Veneto) e Giancarlo Brocci (mente fondatrice e filosofeggiante di Eroica) si sono sfidati sui libri di storia: Repubblica di Siena e Serenissima, chi ne ha di più? Una tenzone finita a prosecco prima della sfida su asfalto e sterrati sulle colline dei vigneti.
Alla Prosecco Hills c’erano biciclette di tutti i tipi. Le gravel sofisticate e le biciclette d’epoca che quando c’è scritto “Eroica” nel titolo non si resiste facilmente. C’è chi ha fatto il percorso lungo con la bici in stile eroica e chi ha fatto una via di mezzo: bicicletta storica al sabato, per la ricognizione del percorso e la pedalata del Ciclo Club Eroica e poi gravel per la gara della domenica.
La formula dei tratti cronometrati (non di tutta salita) è piaciuta a tutti, anche a Paolo Bettini e Alessandro Ballan, senza sconti ai ristori e un po’ di più sulla strada.
Tra lo scricchiolare delle gomme sugli sterrati e i bip dei punti di rilevamento delle zone agonistiche il fiume dei ciclisti si è spesso fermato a fare fotografie, ad aspettarsi, a incoraggiarsi e a godersi pure di una bella giornata che nei giorni precedenti, previsioni alla mano, sembrava tutt’altro che probabile. Miracolo di un luogo patrimonio dell’Unesco, un soffio di magia dell’Eroica, le foto sotto al Castello di San Salvatore prima della discesa finale di nuovo a Borgoluce.
Come seconda edizione la riuscita è da evento con lunga esperienza.
Medaglia al collo e via a cambiarsi e a pulire la bici (per chi voleva c’era uno spazio dedicato a riportare a nuovo la gravel prima di rimetterla in macchina). C’è già chi pensa al prossimo anno, ma per gli appassionati di Eroica il primo appuntamento è il fine settimana del 28 maggio, a Montalcino. In provincia di Siena si torna a pedalare sulle biciclette d’epoca.
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