La full da XC racing di “Wilier” fa un significativo passo avanti dal punto di vista tecnico e funzionale: la Urta SLR, bicicletta che nelle recenti due stagioni ha tagliato più volte per prima la finish line di tante competizioni internazionali di XC e Marathon, diventa oggi Urta Max SLR.
E questa nuova “belva” da gara è da oggi ufficialmente la prima scelta per i rider del team Wilier Triestina Pirelli Factory Team, loro che questa full da 120 mm l’hanno già utilizzata (e portata al successo) a inizio stagione, sotto forma di prototipo, nella prima tappa della mitica Cape Epic, grazie a Fabian Rabensteiner e Wout Allemann.
Il nuovo mezzo nasce con l’intento di fornire agli atleti del team una bicicletta da gara moderna e versatile, forte del suo sistema sospensivo performante, della sua precisione di guida e sicurezza.
Il telaio è stato impostato con queste caratteristiche:
- Forcella e sospensione da 120mm
- Angolo di sterzo di 67,5°
- Stack ridotto al minimo e reach allungato per una posizione più racing
- Baricentro basso grazie ad un drop da 40mm
- Nuova piega manubrio con inclinazione negativa di 27°
Urta Max SLR, le photogallery
Il sistema sospensivo
Il nuovo sistema di ammortizzazione è a perno singolo, con un rapporto di compressione ottimizzato per lavorare in modo efficace su ogni tipo di terreno.
Le sospensioni Rock Shox e Fox da 45 mm montate di serie producono curve di compressione studiate ad hoc per lavorare in simbiosi con il rapporto di leveraggio scelto in fase progettuale.
In particolare sono previste tre fasi di esercizio della curva di compressione: una prima regressiva (più rigida e sostenuta), una centrale più reattiva e sensibile quando è necessaria la massima efficienza nella pedalata ed un finale di corsa più progressivo, per evitare il fine corsa della sospensione.
Rigidità garantita dove c’è bisogno di maggior spinta
Ancora, il sistema può essere modulato in tre step: tutto aperto per le sezioni di discesa più tecnica, dove è necessario sfruttare tutto il travel. Lo step intermedio è pensato per avere massima trazione nelle salite più tecniche e sul piano sconnesso. Il set-up completamente bloccato si utilizza nelle sezioni in cui non è richiesto alcun lavoro agli ammortizzatori e dove il rider ha bisogno di una bici estremamente rigida, quasi a simulare il comportamento di una front.
Il nuovo frame-set è inoltre progettato in modo da posizionare l’ammo collegandolo direttamente allo swing arm, facilitandone l’accesso. In questo modo tutte le regolazioni, smontaggio e manutenzione possono essere fatte rapidamente con estrema facilità.
Il telaio
I due triangoli che compongono il telaio sono realizzati in carbonio alto modulo HUS-MOD, lo stesso usato in tutti i prodotti top di gamma di Wilier Triestina.
Il triangolo anteriore integra i cavi all’interno del telaio ma, diversamente dai modelli precedenti – dove i tubi e guaine entravano su fori predisposti sul carbonio – ora i tubi freno, comando e dropper entrano sopra la serie sterzo, come succede sulle bici da strada.
È una soluzione che dona pulizia estetica di assoluto livello e, non ultimo, migliora la rigidità complessiva della zona sterzo perché l’assenza di fori garantisce continuità di modularità e direzionalità delle fibre di carbonio.
Il triangolo posteriore adotta uno schema a fulcro singolo.
La nuova biella (irrigidita rispetto alle versioni precedenti) è stata pensata per dare al telaio la massima efficienza nell’escursione di 120 mm. Per tenere elevata la rigidità torsionale, è stato inserito un ponticello di connessione tra i due foderi obliqui. Soluzione che ovviamente non compromette la cinematica del sistema di ammortizzazione.
A “chiudere” il kit telaio c’è la nuova piega in carbonio monoscocca Urta Max Bar, integrata perfettamente al telaio – come succede sui prodotti da strada – grazie a speciali spessori dedicati. È realizzata in carbonio alto modulo HUS-MOD con notevoli capacità di assorbire sul piano verticale tutte le micro-vibrazioni derivanti dalle sconnessioni del terreno. La particolare inclinazione negativa dell’attacco manubrio (- 27°) garantisce al rider una posizione raccolta per avere una pedalata più potente in fase di spinta, in salita tecnica e rilancio.
Le geometrie
La geometria è pensata e ottimizzata per una forcella da 120 mm, con l’obiettivo ultimo di mantenere il rider in una posizione racing, ribassata e raccolta. Per fare questo lo stack è stato ridotto al minimo, allungando il reach e mantenendo il movimento centrale più basso.
Si tratta di una soluzione che permette al rider una posizione raccolta sulla bici, di conseguenza più performante.
Scendendo nel dettaglio, in taglia M lo stack è di 598 mm ed il reach di 443 mm, mentre l’angolo di sterzo è più aperto con 67,5° e il tubo piantone verticalizzato a 75°. Con questi valori il wheelbase di risulta (ossia la distanza centro ruota anteriore – centro ruota posteriore) è maggiore rispetto al modello precedente di Urta SLR. Tutto questo dà al rider un maggiore senso di sicurezza di guida e aggressività in posizione di spinta.
L’equipaggiamento
Il telaio è predisposto per un doppio porta borraccia, soluzione non scontata per un telaio biammortizzato da 120mm, che permette di risparmiare tempo prezioso nell’economia della gara.
Urta Max SLR è equipaggiata di serie con un reggisella telescopico da 31,6 mm.
Ogni taglia ha un reggisella telescopico con escursione dedicata: 100 mm di escursione in taglia S ed M, 125 mm di escursione per le taglie L e XL.
La compatibilità trasmissioni
Urta Max SLR può ospitare una corona anteriore fino a 38 denti; il forcellino UDH di serie è compatibile anche con i nuovi gruppi Sram Eagle Transmission.
A protezione del carro e dei relativi cuscinetti il telaio ha inoltre una speciale cover in gomma che, installata nell’ area di giunzione dei triangoli, evita che fango, sporcizia o detriti intacchino l’affidabilità e la durata del telaio nel lungo periodo.
Il passaggio gomme
Il carro posteriore assicura un punto luce da 70 mm, che permette di montare coperture fino a 2.4”, ideali per ogni tipo di cross country.
Ulteriori informazioni: Wilier Triestina