Non potevamo mancare, tanto più con le succose novità messe in campo da Shimano, finalmente giunta, ufficialmente, ai gruppi a 12 velocità dopo mesi di voci, chiacchiere più o meno fondate e brevetti sbirciati, alle nostre considerazioni sugli assortimenti metrici messi in campo dall’azienda giapponese.
Sì, perché la scelta dei rapporti non è solo una questione di preferenze individuali (in cui, abbiamo visto, hanno pesato anche le richieste dei corridori, soprattutto con l’arrivo della guarnitura 40-54), ma è frutto di un calcolo attento per offrire l’assortimento migliore possibile alla clientela.
E allora, mentre un gruppo di lavoro si dava da fare per stabilire standard e misure di nuova generazione per Dura Ace e Ultegra a 12 velocità, c’era chi si occupava di definire i pacchi pignoni necessari. Anzi, i più efficaci.
Come abbiamo già avuto modo di vedere nelle nostre pagine, il pignone in più non è solo un ingranaggio da mettere dove si sente che manchi la misura giusta per spingere in determinate situazioni, ma il pignone in più deve integrarsi in un calcolo matematico che deve offrire efficienza e funzionalità in ogni situazione.
Più ingranaggi, meno cassette
Come abbiamo già visto per Campagnolo (Sram ha seguito una via differente perché, nel suo sistema a 12, ha inserito anche il monocorona), anche Shimano ha ridotto il numero di cassette disponibili a fronte del pignone in più inserito. Questa è già una prima risposta agli scettici che si chiedono se serva effettivamente un pignone in più nella cassetta posteriore delle biciclette da corsa.
Tre pacchi pignoni e ce n’è effettivamente per tutti i gusti e per tutte le gambe. Ma, a prescindere dalla preparazione (effettivamente anche con un 40×28 si possono affrontare quasi tutte le salite) qual è il pacco pignoni che offre davvero più efficienza tra quelli proposti?
Rapporti doppi
Eccoci al nocciolo della questione. Già da quando ragionavamo sui gruppi a 10 velocità ci eravamo resi conto di come alcune combinazioni tra moltiplica anteriore e pignone posteriore fossero molto simili per sviluppo metrico, al punto da poter essere considerate “doppioni”, andando quindi a impoverire il risultato della banale moltiplicazione tra numero di corone e numero pignoni per sapere di quanti rapporti possa disporre effettivamente una bicicletta.
I primi a essere esclusi dovrebbero essere gli incroci estremi: quelli che vedono la catena sul pignone più piccolo e la corona più grande e viceversa. Far lavorare la trasmissione con incrocio estremo è sconveniente per gli attriti meccanici che si generano al punto che Shimano nelle trasmissione elettroniche ha inibito la possibilità di mettere la corona piccola con gli ultimi due pignoni della cassetta, cosa, al contrario, consentita quando la catena è sulla corona maggiore.
Al di là di queste esclusioni “meccaniche” siamo andati ad analizzare quanti siano effettivamente i rapporti doppi sugli assortimenti stradali del nuovo sistema a 12 velocità di Shimano.
Ecco, nella tabella che segue, i risultati per tutte le combinazioni di moltipliche anteriori e cassette posteriori.
Come si può vedere l’accoppiata 40-54 si è mostrata decisamente azzeccata e, al di là delle preferenze dei corridori, è quella che ha dimostrato, calcoli alla mano, di avere meno sovrapposizioni. Sovrapposizioni che, in più, spesso coincidono con incroci impossibili o sconsigliati dal punto di vista meccanico. Quindi un assortimento particolarmente indovinato.
Interessante notare come gli assortimenti più vantaggiosi siano corrispondenti ai pacchi pignoni con maggiore range, ma questa è una tendenza che avevamo già avuto modo di vedere nei calcoli già fatti per i sistemi Sram e Campagnolo (e anche Shimano se andiamo a vedere gli 11 rapporti.
Curioso, invece, come l’accoppiata migliore sia per la moltiplica con minore salto di denti. La 40-54, infatti, ha “solo” 14 denti di differenza tra le moltipliche rispetto alle altre due possibilità che ne hanno 16. Apprezzabile perché spesso i ciclisti non gradiscono un salto così abbondante tra le moltipliche.
Si conferma, anche in questo caso e semmai ce ne fosse stato bisogno, come un rapporto in più, in definitiva, porta un vantaggio per gli utenti: la riduzione del numero dei pacchi pignoni significa una maggiore versatilità per tutti e sposta l’attenzione sugli assortimenti della guarnitura che, a loro volta, possono entrare nel “gioco” della scelta dei rapporti che prima era delegato in maniera quasi esclusiva, alla cassetta posteriore.
Ulteriori informazioni: https://bike.shimano.com/it-IT/home.html