È una bicicletta da corsa, non è una bicicletta per gareggiare. Tutto il resto è di conseguenza, divertimento – tanto – compreso. La Gain è la e-road bike di Orbea e il marchio spagnolo ha davvero fatto un lavoro notevole con un mezzo che ha un’impostazione ciclistica decisamente corsaiola e quindi permette uno stile di guida divertente e “cattivo”.
Poi c’è il motore, fornito da Ebikemotion, posizionato nel mozzo posteriore ma che coinvolge tutta la struttura del telaio, per posizione della batteria e cablaggi.
Telaio
Partiamo proprio dalla struttura principale che si colloca nella logica costruttiva monoscocca. Forme e soluzioni che sono un’impronta della casa iberica. Dal collarino reggisella integrato (e qui impreziosito dalla luce posteriore) alle linee delle varie sezioni del telaio.
Ecco, dalle caratteristiche tecniche, confermate in sella, si evince che si tratta di una vera e proprio bicicletta da corsa con un’occhio molto attento, da parte del costruttore, anche alla rigidità del telaio. Perché se il motore è un bell’aiuto – soprattutto in salita – il telaio restituisce sensazioni da autentica bicicletta da corsa.
La geometria leggermente sloping vede i foderi posteriori in posizione classica: si innestano sul nodo di sella e proseguono idealmente nella linea del tubo superiore. L’obliquo è abbondante e, nella parte anteriore, integra la testa della forcella a steli dritti e aerodinamici.
Integrazione totale per quanto riguarda i cablaggi. La linea è perfettamente moderna e il lavoro fatto da Orbea risulta notevole. Particolarmente apprezzabile nella zona di sterzo, dove i cavi di comando spariscono non dentro all’attacco, ma in una struttura che ne prosegue le forme accompagnando i cavi all’interno del tubo frontale. Ottimo compromesso tra estetica e praticità meccanica (pensiamo soprattutto alle operazioni di manutenzione che così risultano semplificate).
Componenti
Montaggio regale con il Dura Ace Shimano in versione Di2 (qui parliamo dell’11 velocità ma arriverà presto l’upgrade con i nuovi componenti appena annunciati) che completa l’elettronica della bicicletta. Freni ovviamente a disco e ruote OC2 Carbon dal profilo aerodinamico. Non sono ad altissimo profilo ma la forma arrotondata del cerchio permette una risposta aerodinamica che non disturba nella guida anche con vento laterale. Sono montate con le coperture tubeless Schwalbe One da 30 millimetri che danno alla bicicletta una risposta molto elevata nel comfort. Per geometrie del telaio potrebbero essere montate gomme fino a 40 millimetri di sezione.
Motore
L’ Ebikemotion X35 Plus è tutto nel mozzo posteriore, la batteria (36V/9,6A da 248Wh) si trova nel tubo obliquo e la connettività Ant+ permette l’interfacciamento con il display Ebikemotion e smartphone, ma anche con i dispositivi Garmin Edge, come abbiamo potuto testare, con conseguente comando dei livelli di assistenza direttamente dal dispositivo oltre alla verifica del consumo della batteria.
Il motore ha una potenza di 40Nm e, ovviamente, stacca l’assistenza a 25 chilometri orari. La porta di ricarica si trova in corrispondenza del movimento centrale ma vi si può fissare anche un range extender che aumenta un bel po’ l’autonomia.
L’attivazione del motore è demandata al tasto presente sul tubo superiore e, direttamente da qui, si possono selezionare i livelli di assistenza anche se il comando più naturale è direttamente sul display fornito di serie. La misurazione della coppia di potenza, invece, avviene sul mozzo posteriore tramite una speciale ghiera di chiusura del pacco pignoni dotata di magneti che danno un impulso raccolto dal sensore posizionato nel fodero.
Prova
Come avevamo visto già dall’impostazione geometrica la guida è molto divertente in tutte le situazioni in cui si pedala senza assistenza. Il “supporto energetico” ovviamente permette di affrontare senza problemi qualsiasi tipo di salita (nella nostra Orbea è presente un 30 come pignone massimo posteriore) e la spinta del motore appare piuttosto naturale e senza strappi. Grazie alla lettura della potenza applicata dal ciclista la forza del motore risulta progressiva.
In pianura si può procedere tranquillamente al di sopra dei 25 chilometri orari, quindi a motore disattivato, senza problemi. Ovviamente la bicicletta pesa di più di una specialissima corsaiola (a conti fatti si superano di poco i 10 chilogrammi di peso) ma la zavorra non affatica più di tanto al punto di dimenticarsi quasi di essere in sella a una ebike.
Conclusioni
La Gain M10i è ovviamente il massimo possibile per montaggio e qualità del telaio. Il prezzo potrebbe apparire elevato ma, se pensiamo che si tratta di un sistema supportato da un motore e la M10i è l’ammiraglia della linea Gain, non è nemmeno eccessivo.
Nella configurazione che ci è stata inviata dalla casa spagnola il costo di listino si attesta a 9.299,00 euro, ma nella gamma Gain si parte da 2.599,00 euro (9 modelli e-road, 3 e-gravel e uno con flat bar). Se state pensando a una e-road, vale davvero la pena dare un’occhiata al catalogo Orbea.
Ulteriori informazioni: https://www.orbea.com/it-it
8 set 2021 – Riproduzione riservata – Redazione Cyclinside con Luigi Ciccarone