Abbiamo chiuso l’ultima pagine del Tour de France 2024 chiedendoci se fosse stato il più bello di sempre. È stato combattuto pur dominato da Tadej Pogacar e il “rischio” di un dominio anche nel 2025 è concreto. L’avversario più concreto, Jonas Vingegaard, sembra nascondersi un po’ ma è tutt’altro che remissivo: voglia, intenzione e convinzione di vincere ci sono tutte e sarà una bella battaglia.
>>> Il nostro Speciale Tour de France 2025
Gli organizzatori del Tour de France si sono tenuti prudenti, disegnando una prima settimana più varia, tanto per lasciare aperta la porta dell’incertezza nella prima settimana di gara.
Prima settimana che, peraltro, durerà dieci giorni. Tante sono le tappe consecutive cui saranno chiamati i corridori da qui al primo giorno di riposo previsto per il 15 luglio.
Insomma, ci sarà fatica un bel po’.
Intanto noi tifiamo per Filippo Ganna e, fate tutti gli scongiuri che volete, a partire dall’interessato, Jonathan Milan. Il nostro miglior velocista del momento non è solo candidato alla maglia verde, ma anche alla prima, pur fugace, maglia gialla. È un bel po’ che un italiano non indossa il simbolo del primato e il primo arrivo in volata fa gola a tanti.
Gli italiani al Tour de France 2025
Roba da coltello tra i denti e un Tour già da salvare vista la nostra rappresentanza ai minimi storici: solo 11 italiani al via e se pensiamo che vent’anni fa erano quasi sei volte di più, ci rendiamo conto che le polemiche nate dopo il campionato italiano nascono da argomenti importanti.
Però pensiamo in bene. Per certe ferite, un Milan in giallo, sarebbe un cerotto mica male.
Intanto i responsabili di ASO, società organizzatrice del tour de France, hanno diramato le regole di comportamento in caso di emergenza, da come regolarsi in caso di pacco sospetto abbandonato a come comportarsi in caso di emergenza evidente.
Che il Tour de France sia un grande evento e quindi sotto gli occhi anche di malintenzionati lo sappiamo da sempre. Un’attenzione e un dettaglio del genere non lo avevamo ancora visto.
