In inverno molti ciclisti, corridori o meno, si allenano sui rulli (e di possibilità ce ne sono sempre di più con i nuovi smart-trainer), poi ci sono quelli che, nonostante tutto, preferiscono uscire comunque in bicicletta regolarmente.
Tuttavia pedalare in inverno richiede qualche accortezza in più, per pedalare in sicurezza e anche per non soffrire troppo il freddo. Ecco alcuni suggerimenti:
1 – Abbigliamento tecnico
Nulla vi proteggerà totalmente dalla pioggia. Ma non per questo dovete vestire capi di scarsa qualità. È chiaro che un abbigliamento dal valore tecnico superiore vi terrà non solo più caldo, ma al contempo vi toglierà anche quella sgradevole sensazione di vestito bagnato appiccicato addosso. Prestate particolarissima attenzione all’intimo: una canotta molto calda, magari in lana merinos e calzini molto tecnici saranno l’alleato principale contro il freddo.
Piccola nozione spesso dimenticata: usate guanti con un buon grip al manubrio! Con la pioggia è facile che le mani scivolino.
2 – Visibilità
Se utilizzate abbigliamento di qualità elevata, probabilmente avrete già inserti rinfrangenti addosso. Ma più saremo visibili e meglio sarà: ricordate che con la pioggia la visibilità di un automobilista è fortemente limitata dallo scroscio d’acqua sul lunotto, dalla luminosità, e dal fatto che nessuno pensa ad un atleta in allenamento in condizioni impossibili. Abbigliamento giallo fluo sarebbe consigliato, ma anche un bel paio di fanali non sarebbero da snobbare.
3 – Il giusto assetto della bici
Quasi tutti sgonfiano un pochino le gomme con il bagnato e questo è giusto. Pochissimi montano dei parafanghi: eppure se ci pensate bene la maggior parte dell’acqua che vi arriverà addosso sarà quella spruzzata dalle ruote, non quella dal cielo. Gomme con scanalature forti? Non necessariamente, né su strada né nel fuoristrada: in bici da corsa non è mai stato dimostrato un miglioramento di aderenza rispetto ad una gomma slick. Nella mountain bike spesso troppo “dente” appiccica il fango alla ruota, ed una scelta intermedia è preferibile, ma dipende soprattutto dal tipo di terreno.
4 – Scegliere il percorso e la traiettoria
Siete stradisti? Con la pioggia strisce pedonali, righe bianche e tombini diventano trappole mortali. Evitateli assolutamente. Ma attenzione anche alle strade dove normalmente transitano molti camion: facile trovare delle macchie d’olio in una rotonda che a causa dell’acqua non sono visibili. Siete fuori stradisti? Progettate bene il percorso e non scegliete nel giorno di pioggia un terreno argilloso. Attenzione anche ai passaggi ghiaia – fango: l’alternarsi di queste due tipologie di percorso crea spesso nella trasmissione dei veri e propri grumi di terra che possono creare rotture anche gravi.
5 – Adattare lo stile di guida
Utilizzate la classica “guida sulle uova”: frenate dolci e lunghe, cambi di direzione graduali, traiettorie lunghe e rettilinee. Piccolo trucco per i freni: se non avete i dischi, con i freni sul cerchio si creerà uno strato d’acqua fra il pattino ed il cerchio stesso. Per ritrovare l’efficacia di frenata basta dare due o tre colpetti leggeri di freno per togliere l’acqua dal cerchio e poi iniziare a frenare gradualmente ma con più efficacia.
6 – Dopo l’allenamnento
La pioggia è una situazione molto usurante per atleta e mezzo. Per l’abbigliamento, sgrossatelo il prima possibile dalla terra e lasciatelo mezz’ora a mollo in acqua calda prima di inserirlo in lavatrice. Non utilizzate sgrassanti, rovinerebbero i colori. Per la bici, lavatela quanto prima e poi ricordatevi di passare un filo d’olio sulle trasmissioni. In questo modo la ritroverete pronta per il giorno seguente, sperando che abbia smesso di piovere. Allenarsi con la pioggia può anche essere a volte un divertente diversivo, ma va sicuramente preso a piccole dosi.
Stefano Boggia