22 apr 2020 – Pantani in un libro diverso. Non è il solito racconto di un giornalista, non è neanche il racconto di un appassionato. Dario Corsi, anzi, è certamente un appassionato di Pantani, ma è soprattutto un uomo di scienza. Un tifosi speciale di Pantani che si è appassionato alla sua vicenda dl punto vista scientifico dopo che ne aveva intuito incongruenze ha deciso di andare a fondo e capire meglio la situazione proprio dal punto di vista scientifico e usando la sua preparazione come strumento di indagine.
È così che è nato il libro “Credo che c’è qualcosa, sicuramente, di strano”. Proprio così, compreso quel congiuntivo dimenticato da Pantani nella sua prima dichiarazione a caldo, ancora sotto shock dopo essere stato trovato con l’ematocrito troppo alto.
Il libro di Dario Corsi mette in evidenza tute le irregolarità del controllo che estromise dal Giro d’Italia 1999 Marco Pantani, giusto alla vigilia di un trionfo ormai considerato ovvio.
Un’irregolarità grave e colpevole nella scelta dello strumento per il controllo, evidenzia Corsi, perché non dotato, secondo documentazione del fabbricante, della precisione necessaria per l’analisi e non tarato secondo le specifiche del manuale. Si trattava, a quanto si legge sul libro, di uno strumento “entry level”, facile da trasportare ma anche forieri di analisi imprecise.
Un’altra ombra in più su quel giorno, anzi un raggio di luce a dire non tanto dell’innocenza di Pantani, quanto dell’impossibilità di provare l’assunzione di epo nemmeno con la valutazione dell’ematocrito fatta quel giorno, a Madonna di Campiglio, con lo strumento utilizzato.
Il libro è un racconto dell’esperienza di ricercatore di Dario Corsi che nel ciclismo ha pedalato e poi è entrato a studiarlo come scienziato, al punto di elaborare strumenti elettronici per migliorare la preparazione (era a capo di Pacific Electronic Instruments, azienda che produceva elettrostimolatori).
Nel libro Dario Corsi si sbilancia anche in un “Pantani non colpevole”, anche se l’evidenza della scarsa precisione del test può essere considerata utile per invalidare il controllo, non per dichiarare il ciclista sicuramente innocente.
Insomma, una storia che si fa leggere e appassiona certamente anche i non addetti ai lavori vista la capacità divulgativa di Corsi che comunque non tralascia alcuni dettagli tecnici per i più curiosi e competenti.
Per chi volesse ordinare il libro ecco il link dell’editore: https://www.europaedizioni.com
Redazione Cyclinside