di Alessandro Grisotto
Una declinazione gravel molto decisa è quella delle coperture Pirelli Cinturato Gravel H, nella versione 700×45. Questa versione, in particolare, è specifica per percorsi gravel con terreni compatti e superfici dure. Lo si vede chiaramente dal battistrada con tasselli bassi che proprio sulle superfici di questo tipo si adatta perfettamente assicurando un ottimo rotolamento. Al tempo stesso la mescola Speed Grip con la quale è realizzato il battistrada offre una resistenza meccanica ed un grip molto efficiente senza compromettere la scorrevolezza.
L’occasione per il test è stata la Tuscany Trail dello scorso anno in cui abbiamo montato le gomme in versione generosa che fanno segnare un peso di 540 grammi e sono realizzate in tele a 127 Tpi e dotata di inserto antiforatura in Nylon.
Seimila metri di dislivello distribuiti in 450 chilometri bevnuti tutti d’un fiato hanno rappresentato il test maggiore in cui avviamo sperimentato queste gomme. Abbiamo pedalato su fondo prevalentemente asciutto con tratti asfaltati ma molte strade sterrate e sentieri spesso impervi e sassosi. Nella nostra prova abbiamo gonfiato a 3 bar la gomma anteriore e a 3,5 la posteriore (il peso del ciclista, nel nostro caso, è di 73 chilogrammi).
Non solo fondi duri
Se il terreno d’elezione è il fondo compatto, dobbiamo comunque dire che questa gomma ci ha restituito sensazioni piacevoli anche su fondi che, almeno sulla carta, non sarebbero ideali. Certamente abbiamo fatto attenzione nelle curve più insidiose che nel fuoristrada, proprio per i tasselli non molto pronunciati, potevano creare qualche difficoltà. Soprattutto l’anteriore tendeva a scappare un po’ via, ma la cosa era prevedibile. In questo caso abbiamo cercato di fare una guida il più pulita possibile e abbiamo superato le insidie senza difficoltà.
Però abbiamo attraversato anche ruscelli e tratti molto umidi e il “feeling” è stato davvero buono anche quando, nel tratto finale di tipica macchia mediterranea, la presenza i sabbia poteva mettere davvero in difficoltà la gomma. Complice anche la larghezza della copertura, la sensazione di scorrevolezza, pure in questa situazione, è stata notevole.
Nel nostro taccuino degli appunti non abbiamo registrato alcuna foratura nella configurazione con camera d’aria con cui abbiamo affrontato la Tuscany Trail.
Tubeless
Dopo questa prima prova, però, ci siamo voluti cimentare in un altro test, su percorso più impegnativo, ma con la gomma in configurazione tubeless, niente camera d’aria quindi per il tracciato che abbiamo scelto in terra slovena con fondo in materiale carsico, quindi molto duro e con rocce taglienti. Per questa prova abbiamo adottato una pressione delle gomme inferiore rispetto alla versione “tube”. La pressione l’abbiamo regolata a 2,5 bar per la gomma anteriore e 2,8 per la posteriore.
Abbiamo così percorso 270 chilometri con 5.000 metri di dislivello che hanno compreso anche alcuni tratti da percorrere a piedi. Un percorso che ha messo a dura prova noi e le gomme e, in definitiva, più adatto alle mountain bike in molti tratti ma è qui che abbiamo avuta una piacevole sorpresa dalle Cinturato da 45 millimetri.
Al termine della prova, infatti, non c’erano segni di taglio sulla gomma e, più in generale, alcuno stress da parte della gomma. Resistenza e comfort hanno fatto la differenza
Anche in questo caso abbiamo soltanto controllato la guida sulle discese ripide e ghiaiose per non incorrere in sbandamenti ma dobbiamo dire che il risultato del test è stato davvero soddisfacente.
Ulteriori informazioni: https://velo.pirelli.com/it/it/pirelli-velo
19 gen 2022 – Riproduzione riservata – Cyclinside