In molti, dopo la vittoria di Tadej Pogacar al Lombardia, si sono chiesti perché in “epoca freni a disco” ci siano ancora corridori che corrono con i “vecchi” rim brake. Corridori di spessore come, appunto, lo sloveno che si è aggiudicato la classica delle foglie morte.
In realtà come potete vedere nella fotografia qui sotto scattata pochi giorni fa alla Tre Valli Varesine, non è un corridore che rifiuta a priori i freni a disco (un po’ come accadeva con i pedali a gabbietta a metà degli anni Ottanta quando diversi corridori finirono la carriera col vecchio sistema), ma semplicemente sceglie la bicicletta che ritiene più adatta a seconda delle occasioni.
Quella di Pogacar è una scelta più che altro dovuta al tipo di corsa e alle salite che presenta. Ebbene sì, abbiamo chiesto in Colnago è la risposta è stata molto semplice: tra le due biciclette ci sono 300 grammi di differenza, quando Pogacar sa che in salita può fare la differenza guarda anche a questo dettaglio, altrimenti preferisce la bicicletta con i freni a disco. Nella scelta, ad esempio, è inclusa anche la preferenza verso le coperture tubolari invece che la soluzione tubeless.
Ovviamente questa possibilità di scelta non vale solo per il capitano ma anche per gli altri corridori. Un po’ di lavoro in più per i meccanici (anche al Lombardia le scelte dei corridori erano miste) di cui avevamo parlato in questo articolo:
9 ott 2021 – Riproduzione riservata – Cyclinside (GPR)