Dopo quella posizione particolare con le leve dei freni chiuse verso l’interno in maniera molto marcata che avevamo visto utilizzata da Remco Evenepoel e poi anche da tanti altri (non ultima la soluzione è stata adottata al Tour Down Under corsa con biciclette tradizionali per motivi logistici) ecco il manubrio con un flare evidente utilizzato da Tadej Pogacar alla Parigi Nizza.
Che significa?
Quel manubrio che si allarga verso il basso
Il corridore sloveno, vincitore della corsa a tappe francese, ha utilizzato un manubrio con un “flare” di qualche grado rispetto ai tradizionali manubri da corsa. L’appoggio basso risulta, quindi, più largo rispetto alla barra superiore del manubrio. Perché questa posizione?
Evidentemente Pogacar si trova più comodo così, d’altra parte con un manubrio del genere, pure senza le inclinazioni marcate che si raggiungono con alcuni manubri gravel, si possono appoggiare meglio le mani con minore sforzo sui polsi e, in definitiva, con posizione anche più aerodinamica visto che si possono tenere i gomiti più chiusi. Pur trattandosi di un manubrio “road” c’è la tendenza di cercare maggiore comodità allargando l’appoggio inferiore.
Nel caso della tappa di oggi Pogacar non ha utilizzato il manubrio ufficiale fornito da Colnago al Team UAE (il modello CC.01 che pure ha una geometria che porta ad un leggero allargamento), ma un sistema composto da attacco e manubrio separati di altra marca. Colnago al momento fornisce solo il manubrio integrato CC.01 al team ma si dice che si stia lavorando anche per una nuova soluzione da fornire al team.