Pogacar vinceva già a inizio stagione, all’UAE Tour, ha vinto il Tour de France e poi il Lombardia. Se cercate un corridore completo eccovelo qui signore e signori. Forte in volata, stavolta ha battuto il corridore di casa, il sorprendente Fausto Masnada, forte a cronometro (ha tirato lui tutto il finale di corsa) e forte in salita (è lì che ha staccato tutti). Ma non c’è stato niente da fare per l’italiano in volata.
Una selezione fatta di fatica in salita, ma senza scatti, da dietro, e in discesa, con le insidie di tratti veloci e tecnici da affrontare a grande velocità. È andato avanti così il Lombardia per buona parte della corsa, quella relativa alla fuga di giornata che si è avvicinata ai 200 chilometri.
Alta velocità per prendere davanti il passo Ganda. Una volata con tanto di treni delle squadre come per il Poggio alla Sanremo prima del momento della verità sull’ultima salita di giornata.
La salita fatta a tutta da Benoot. La prima vittima eccellente è stata Evenepoel, mai particolarmente brillante. Per un giovane, atteso, che si è staccato, c’è stato l’attacco di un “vecchio”, roba di tutto rispetto: Vincenzo Nibali, in avanscoperta ma senza vantaggio davvero preoccupante. In difficoltà, intanto, anche Thibaut Pinot. Uno due e Nibali ancora via, secco e più forte. Stavolta alla sua ruota è andato niente meno che Pogacar che ha sfruttato il siciliano (che poi ha perso le ruote) come trampolino per andare via da solo.
Allo scollinamento Pogacar aveva una trentina di secondi di vantaggio, nonostante i tentativi di contenimento da dietro e la discesa iniziata a tutta da Alaphilippe e rilanciata da Masnada che ha lasciato i compagni di inseguimento per puntare da solo verso Pogacar che ha riagguantato giusto a fine discesa.
Tanto è bastato a riaprire la corsa visto che con Masnada a ruota di Pogacar ha smesso quasi subito di tirare, visto che dietro aveva il compagno di squadra Campione del Mondo.
La speranza di pochi chilometri, dove Masnada ha pure provato a risparmiare energie per contrastare il corridore sloveno, ma non c’è stato niente da fare. Troppo più forte di lui Pogacar.
9 ott 2021 – Riproduzione riservata – Redazione Cyclinside