14 mar 2018 – Altre gare e altre fughe, ma sempre corridori in posizione improbabile a cercare un’aerodinamica che non si può. Quella delle prolunghe che non ci possono essere e non ci sono più sulle biciclette da corsa destinate alle gare in linea. Quelle che permetterebbero di stare più comodi quando si pedala da soli (peccato che i manubri attuali non ne tengano quasi più conto) e quelle che farebbero correre qualche rischio in meno ai corridori in fuga, se proprio si pensa alla loro sicurezza, visto che è per questa che erano state vietate.
Il risultato, invece, è che si continuano a vedere corridori con gli avambracci appoggiati sul manubrio e nient’altro. Non che ci siano problemi, in fondo in bicicletta ci sanno andare, ma certo sarebbe più facile con le prolunghe.
Così come è capitato in occasione della lunga fuga di Marcus Burghardt nella penultima tappa della Tirreno Adriatico (foto d’apertura). D’altra parte ne avevamo già parlato qui e non è una novità. Che poi, per noi comuni mortali, una bicicletta con le prolunghe sarebbe proprio una comodità, non credete?
GR