8 mag 2021 – Quando, stamattina Filippo Ganna ha risposto alle domande dicendo di non sentirsi affatto sicuro sull’esito della sua cronometro, non era solo pretattica. Ha lavorato sodo in questi mesi ma ha anche fatto una preparazione con il calendario spostato… in avanti.
Nell’insolito anno olimpico la finalità dei lavori è tutta pensata verso le medaglie olimpiche. Poi quel che viene…
I segnali avuto al Giro di Romandia erano stati abbastanza deprimenti e, pure con un miglioramento dei valori fisici, il dubbio restava.
Anche per questo Ganna ha deciso di affrontare la sua prova puntando forte sui dettagli: le traiettorie. Lo abbiamo visto fare il pelo ai marciapiedi e alle transenne in curva. Come tutti gli altri, si è anche studiato bene il fondo stradale per evitare qualche irregolarità che pure c’era lungo la via.
E ad aiutarlo ci sarebbe stata anche l’ammiraglia se non fosse successo che “alla seconda curva già non sentivo più niente”. Problema alla radio e quindi niente supporto per ricordare i punti difficili dove fare attenzione. Ancora più merito da parte sua quindi.
Notevoli, e non poteva essere altrimenti, anche i dati della potenza. Qui vediamo la grafica degli ultimi due chilometri, percorsi in un soffio meno di due minuti. Mantenere quella potenza per tanto tempo non è certamente da tutti, soprattutto pensando che prima non era certo andato piano.