Di posizione, preparazione tecnica del mezzo e stile di guida abbiamo già parlato (vedere sotto); per completare il nostro quadro sulla preparazione a L’Eroica non ci resta allora che parlare di piccoli ma importanti consigli pratici per gestire al meglio la giornata della ciclostorica più famosa al mondo.
La partenza di notte
Illuminazione e temperatura sono i due fattori da prendere in considerazione per i tanti che, scegliendo i percorsi lunghi, dovranno per forza di cose partire con il buio. Un buon faro anteriore è fondamentale per guidare in sicurezza almeno fino alle 6:50 del mattino (chi sceglie il percorso da 209 e 135 può partire dalle cinque alle sette del mattino). In realtà l’illuminazione potrebbe nuovamente diventare necessario per i tanti che completano il percorso dopo il tramonto, restando in sella oltre tredici ore. Questo impone di prestare molta attenzione sia alla qualità sia all’autonomia dell’impianto che si andrà ad usare. Il faro più importante è quello da montare sul manubrio, che andrà necessariamente accoppiato con un led rosso intermittente da montare sul posteriore. Il faro addizionale sul casco? Non è strettamente necessario, ma può rivelarsi molto utile per illuminare il campo visivo sul quale si direziona lo sguardo.
L’abbigliamento di chi sceglie i “lunghi”
Partire che è ancora notte impone anche di vestirsi adeguatamente, compatibilmente con il “dress code” cui si ispira L’Eroica: nel mercatino della vigilia non è difficile trovare le mantelline antipioggia di una volta, che sono sicuramente un valido alleato per difendersi dall’aria pungente che si troverà a Gaiole alle cinque del mattino. Ancora meglio sarà se alla maglia di lana (già di per sé abbastanza protettiva) abbineremo dei manicotti, che poi si potranno tenere per un bel po’, visto che fino alle nove, dieci del mattino, l’aria sarà sicuramente ancora frizzante. Sempre in tema di abbigliamento, qualche riga sui pantaloncini in lana, quelli da vero “eroico”: se non volete rischiare di soffrire di dolori da sfregamento, meglio cospargere le zone a contatto con la sella di creme lenitive antiarrossamento. Infine, per proteggere le mani dai colpi che riverbera lo sterrato sui palmi, sarà meglio indossare un paio di guanti con imbottitura generosa, soprattutto per tutti quelli che utilizzano bici da corsa con i nastri manubrio di una volta, sottilissimi.
Galateo di guida eroica
In una ciclostorica affollata come è L’Eroica non saranno rari i casi di “traffico” sul percorso, in particolare sui tratti sterrati, dove è frequente trovare pedalatori che procedono a velocità e ritmi del tutto diversi, adeguati alle loro capacità. Qualsiasi sia il vostro caso – e quindi sia che siate guidatori provetti sia che siate un po’ in difficoltà a mantenere l’equilibrio – è necessario mantenere il più possibile traiettorie rettilinee sullo sterrato, evitando deviazioni brusche e inaspettate. Inoltre, se siete in difficoltà e volete fermarvi, mai farlo rimanendo al centro della strada, ma preoccupatevi sempre di sostare sul ciglio, per agevolare il transito di chi sopravviene da dietro. Lo stesso vale per chi, esausto, percorre a piedi le salite sulla strada bianca: sopraffatti dalla fatica in quei momenti non viene da pensarlo, ma considerate sempre di lasciare la traiettoria libera a chi resta in sella, senza intralciarlo e obbligare anche questi al piede a terra.
Il kit minimo di emergenza tecnica
Cosa portare con sé per risolvere eventuali problemi tecnici? Dove metterlo? Ricordate che a L’Eroica non c’è un carro scopa e che ogni concorrente è tenuto ad attrezzarsi con un kit di emergenza che gli consenta, per quanto possibile, di essere in autonomia. Dunque, in ordine di importanza il primo accessorio utile è quello per risolvere le forature: due (o ancora meglio tre) camere d’aria serviranno a chi utilizza ruote per copertoncino, mentre ancora più sicuro sarà chi sotto alla sella porterà con sé un copertoncino avvolto, utile per rimediare i non rari casi di squarci della copertura a causa delle pietre che lacerano il fianco. Sempre gli utilizzatori dei copertoncini dovranno dotarsi di due levagomme adeguati. Usate i tubolari? Anche in questo caso non sarà poi così difficile equipaggiarsi con due coperture di scorta, una da tenere a tracolla e una avvolta e poi fissata sotto la sella con un cinghietto. Se proprio la sfortuna vi dovesse perseguitare e doveste forare più e più volte, ricordate sempre che a L’Eroica i punti di assistenza tecnica sono molti e in quasi tutti quanti troverete meccanici che vi sapranno vendere la maggior parte dei componenti più soggetti a rottura. Questo obbliga anche a partire con la giusta quantità di contanti in tasca (almeno trenta euro).
Infine, fondamentale può rivelarsi l’utensile multifunzione, un autentico toccasana per risolvere in autonomia una miriade di situazioni che possono essere l’allentamento di una vite, di un raggio o peggio la rottura della catena.
Dotatevi infine di una borsa portaoggetti capiente per alloggiare i vari accessori e gli effetti personali: possono andare bene i modelli da montare sotto la sella, ma ancora più capienti e pratiche sono le borse che si montano sul manubrio. Sì, forse la grazia della vostra bici d’epoca ci rimetterà un po’, ma state sicuri che se doveste incappare in un problema tecnico a tutto penserete meno a che all’eleganza della vostra bici…
Buona Eroica a tutti, allora!
Prepariamoci all’Eroica. Guidare e preparare la bici d’epoca per lo sterrato