Che tappone! (incompiuto, ma noi restiamo sul percorso originale, ndr) Le Alpi ci aspettano, con un dislivello proibitivo. Bisogna fare scorta di energia prima e reintegro poi. E siamo nei posti giusti, perché sia l’eporediese che il Vallese non si tirano indietro in quanto ricette sostanziose.
In partenza dicevamo abbiamo bisogno di tanta energia “buona” e pronta all’uso per spingere sui pedali. E i Biscotti Eporediesi (lo strano nome altro non è che l’aggettivo degli abitanti di Ivrea) sembrano fatti apposta. Contengono infatti tanta frutta secca a guscio, grassi buoni, proteine e zuccheri, ma niente farina, e quindi glutine. E sono perfetti per essere inseriti nelle taschine posteriori delle maglie da bici.
Biscotti Eporediesi
- Nocciole 100 g
- Nocciole tostate 50 g
- mandorle dolci 50 g
- Zucchero 220 g
- Cacao amaro 100 g
- Albumi 80 g
- Vaniglia 1 bustina
- Sale 1 pizzico
- Cannella in polvere 4 g
Procedimento
Montare a neve gli albumi, tritare nocciole e mandorle finemente, unire il tutto e aggiungere cacao, zucchero, vaniglia, cannella e un pizzico di sale.
Con la pasta ottenuta formare dei cilindri lunghi 5 centimetri circa, con il diametro di un centimetro e mezzo; disporli su una teglia imburrata appiattendoli leggermente.
Cospargere di zucchero; lasciare riposare 2-3 ore.mettere in forno per 18-20 minuti a 165°, fino a renderli croccanti fuori ma con il cuore morbido.
Arrivo: Crans Montana
Croute o fromage “complete”
La mondanissima e elegantissima svizzera conserva un cuore e una storia rustici, da pastori all’alpeggio. Per questo i piatti più tipici della tradizione elvetica sono piatti poverissimi, come la raclette, che altro non era che un piatto di patate con la buccia su cui si lasciava colare un po’ di formaggio messo a scaldarsi davanti al camino (il famoso feu de bois).
Ma il nostro podio svizzero va a un altro piatto tradizionale e povero, la croute au fromage, ma visto il dislivello e la fatica, nella sua versione “complete”.
Innazitutto si taglia una bella fetta di pane “campagnard”, ovvero non troppo raffinato, un po’ rustico, grande e spessa per ciascuna croute e lo si imbeve leggermente di vino, possibilmente un Fondent o una Dole blanche. Ci si mette sopra una fetta di prosciutto cotto e una di formaggio raclette. Lo si mette in forno fino a che il pane si abbrustolisce e il formaggio fonde completamente e inizia a formarsi una bella crosticina. Subito prima di servirlo ci si aggiunge sopra un uovo all’occhio di bue facendo attenzione a lasciare il rosso ancora umido. Guarnire con cipolline e cetriolini sotto aceto e gustare accompagnato da un bicchiere di vino bianco della valle, che dopo una tappa simile ce lo meritiamo.