Dalla Toscana di mare al Piemonte, passando per la cugina L\iguria, che “un po’ parenti siamo noi”. Da Camaiore, che si divide tra le meraviglie del tirreno e lo spettacolo della Alpi Apuane, alla pace di Tortona, nella provincia piemontese, ma non una provincia qualsiasi, “quella provincia”, quella dei colli famosi per essere stati teatro – con la nebbia o il sole, che quando c’è batte duro, ma anche la neve da quelle parti non scherza – delle scorribande dei grande Fausto.
Partenza: Camaiore
Torta co’ Becchi
Ricetta tipica del periodo pasquale, connota tutta la lunigiana. Si chiama così per la forma particolare della frolla, con i “Becchi” appunto. E, come spesso accade con tutte le ricette tradizionali, ogni famiglia ha la sua- chi ci mette la cannella e chi no, per carità, chi aggiunge il prezzemolo e chi ci inserisce il pane – e si custodiscono gelosamente, tramandandole da generazioni. La sua originalità consiste nell’essere dolce e salta insieme, con la frolla che si contende il palato con le biete, i pinoli che battagliano con l’aglio e ad ogni boccone cambia la percezione.
La torta coi becchi si inizia a preparare da ammollando il pane. Versate il latte in una ciotola, aggiungete il pane raffermo e fatelo ammorbidire. In un’altra ciotola d’acqua fredda lasciate a bagno le uvette.
Nel frattempo lessate la bietola.
Lavorate la farina, metà zucchero, tre tuorli e il burro. Foderate la teglia imburrata e infarinata, ricoprendo anche il bordo, bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e tenete in frigo.
Sciogliete una noce di burro, ripassateci in padella la bietola lessata e tritata salate e pepate.
Incorporate la bietola con il pane e le uvette strizzati, le uova e il tuorlo, la buccia grattugiata del limone, i pinoli e i canditi a pezzetti. Aggiungete una spruzzata di rum, lo zucchero, un pizzico di cannella e uno di noce moscata, e mettetelo sulla pasta. Ripiegate all’interno il bordo di pasta che sporge e con le forbici tagliatelo a triangoli formando una corolla di “becchi”.
Mettete in forno a 180° per quarantacinque minuti. Da mangiare sia tiepida che fredda.
Arrivo Tortona
Tagliatelle all’Aià
Questa ricetta è un’esclusiva tortonese, che si usava preparare per festeggiare il vino nuovo (dei famosi colli), e che vista la quantità di aglio va mangiata in compagnia di chi poi si vuole baciare. Consiste in tagliatelle fatte in casa,e condite con una salsa fatta di gherigli di noci e molto aglio pestati insieme nel mortaio e poi amalgamati con burro. Stemperare la salsa con qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta subito prima di condire le tagliatelle.