23 ott 2020 – Vale la pena tornare sul regolamento UCI invocato oggi per ridurre la tappa del Giro d’Italia Morbegno Asti.
Ecco cosa dice, letteralmente, il regolamento dell’Unione Ciclistica Internazionale:
PROTOCOLLO PER IL TEMPO ESTREMO
Un gruppo di lavoro composto da rappresentanti dell’UCI – in particolare commissari -, corridori (CPA), squadre (AIGCP) e organizzatori (AIOCC) ha concordato i principi di un piano d’azione in caso di condizioni meteorologiche estreme.
Il gruppo considera la sicurezza e la salute dei corridori una priorità assoluta.
Il protocollo prevede in particolare la convocazione obbligatoria di un incontro tra le parti interessate (organizzazione che comprende il medico di gara e il capo della sicurezza, i corridori, le squadre, il presidente del comitato dei commissari) quando si prevedono condizioni meteorologiche estreme prima dell’inizio di una tappa. Questa riunione può essere convocata su richiesta di uno qualsiasi dei rappresentanti nominati.
La riunione si terrà in un ambiente adeguato e in modo formale; un riassunto esecutivo della riunione sarà redatto dal Presidente del Collegio dei Commissari e inviato all’UCI insieme al suo rapporto di gara.
Le condizioni meteorologiche estreme che potrebbero portare a questa riunione comprendono:
- Pioggia gelida
- Accumulo di neve sulla strada
- Venti forti
- Temperature estreme
- Scarsa visibilità
- Inquinamento dell’aria
A seconda del tipo di condizione che si può incontrare, si possono intraprendere le seguenti azioni:
- Nessuna azione
- Modifica del luogo di partenza
- Modifica dell’ora di inizio
- Modifica del luogo di arrivo
- Utilizzo di un percorso alternativo
- Neutralizzazione di una sezione della tappa/gara
Per quanto possibile e nel rispetto della legislazione applicabile nel Paese in cui si svolge la manifestazione, le decisioni saranno prese o confermate la mattina della gara (o della tappa interessata).
Redazione Cyclinside