7 giu 2020 – Giovedì 4 giugno ha preso vita online un acceso e utile dibattito nel pianeta delle bici a noleggio, focalizzato in particolare sulle esigenze delle località di montagna dove, seconda una statistica di Prowinter Lab, più della metà dei noleggi di sci affitta, o è fortemente intenzionato a noleggiare, anche biciclette ed e-bike durante l’estate.
In 90 minuti, il gruppo di lavoro voluto da Fiera Bolzano, esperto conoscitore della realtà economica del noleggio di attrezzatura sportiva in montagna, ha così pensato di coinvolgere i propri espositori che, non potendo riunirsi come da tradizione nel mese di aprile nei locali fisici, ha scelto di dar vita a questo tavolo di lavoro a distanza.
L’iniziativa, chiamata Bike Rental Talks by Prowinter Lab, si è rivelata essere un webinar molto partecipato e ben bilanciato grazie alla capacità attrattiva di un “contenitore” di eccellenza, che non ha mancato di offrire contenuti di alto livello qualitativo. I relatori infatti erano composti da noleggiatori, scuole di mtb, negozi, enti del turismo, alberghi e addetti ai lavori. I temi: manutenzione meccanica, aspetti legali e assicurativi, strategie dei costruttori ed esperienze dirette.
Questo evento rappresenta la risposta alle sempre più forti esigenze degli operatori del noleggio sci di guardare oltre, ed è stato identificato l’universo bici semplicemente quale logica e più scontata chiave di volta per tutto il resto dell’anno (salvo i rari casi che addirittura affittano bici d’inverno, in particolare fat bike). Come spiega Geraldine Coccagna, Exhibition Manager di Fiera Bolzano: «Siamo l’unica fiera in Europa che si dedica al noleggio: da lì siamo partiti ma ci siamo resi conto che i nostri visitatori hanno la necessità di espandere le proprie attività ai mesi non invernali. Prowinter vuole quindi essere un punto di incontro, una piattaforma, spero presto nuovamente di persona, di tutto quello che gira intorno al pianeta del noleggio».
Tante le problematiche e le opportunità affrontate nella lunga scaletta di interventi. Fra i più qualificati special guest, spiccava la testimonianza e l’esperienza di Hugo Götsch di Bici Alto Adige, quale esempio best practice con un noto sistema di noleggio integrato: «Noi organizziamo viaggi e sopratutto diamo un “tetto” ai noleggiatori che dal 2011 hanno fatto squadra: io mi sono occupato di definire i criteri di qualità per renderlo molto efficiente e apprezzabile. In Alto Adige la rete di noleggiatori è indubbiamente aiutata dalla possibilità di utilizzare i mezzi pubblici con la bicicletta in molti casi, contando sopratutto sul treno come nel caso della Val Pusteria. Le opportunità sono gigantesche ma ci sono anche problematiche significative per creare queste attività. Una delle sfide più grandi è trovare strutture in prossimità dei mezzi pubblici e a prezzo moderato, ma anche in prossimità di impianti di risalita, in fondo e in cima. Il “segreto” è saper redistribuire bene le entrate perché, a seconda delle caratteristiche del percorso, ci saranno dei punti che avranno molti più incassi dal noleggio (es. inizio di una ciclabile in discesa, nel punto più alto), altri che dovranno puntare maggiormente sulla manutenzione, sulla vendita di accessori e servizi, sulla ristorazione. Bisogna poi avere la possibilità di fare investimenti importanti, perché in casi come i nostri servono flotte numericamente rilevanti. Consiglio infine di fare rete anche in territori estesi, a cerchio o “in linea”, dove si può andare dalla località A alla località B o tornare al punto di partenza senza per forza passare dalla stessa ciclabile. Quello che facciamo qui in Alto Adige è riproducibile in altre zone: noi da Brunico ad esempio potremmo anche pensare di arrivare a metterci in rete fino a Bassano del Grappa. Occorrono voglia, passione, piste ciclabili ben fatte e, come spiegato, la collaborazione della rete di trasporto pubblico».
Numerosi poi i consigli preziosi, le pillole, i pareri e le testimonianze pratiche da appuntare avidamente per ogni operatore o aspirante tale del settore. Per citarne alcune.
Ermanno Zini, Zinermann Sporting Livigno : «Serve avere al momento giusto le ebike che il cliente richiede», sottolineando che bisogna stare al passo del mercato: «preferiamo prodotti nuovi ogni anno. A fine stagione riusciamo a venderli come usato a un prezzo interessante. Immettere nuovi modelli regolarmente è un fatto molto incisivo per il noleggio: anche i clienti apprezzano gli aggiornamenti».
L’avvocato Christian Pedevilla: «Le bici devono essere sempre idonee all’uso, in particolare consiglio un’accurata attenzione ai freni. È consigliabile assicurarsi non solo per i motivi più scontati, visto che il proprietario può essere chiamato in causa anche per incidenti fra biciclette e anche a causa della responsabilità nelle sanzioni amministrative: se un cliente non osserva una precedenza e non paga, sarà chiamato il noleggiatore a farlo».
Ivo Rudiferia, Break Out Sport Corvara : «Tanti produttori hanno ebike per bambini. Le offriamo anche noi. Bisogna tenere conto che cambia molto il peso rispetto a una bici tradizionale e il loro utilizzo è più difficile sopratutto in montagna. Bisogna essere consapevoli di questo e spiegare queste cose molto bene ai clienti per evitare incidenti. Importante raccomandare giri di prova su percorsi pianeggianti ed evitare grandi salite.»
Simone Patat, ITAS Assicurazioni: «L’assicurazione deve diventare un autentico partner della gestione del noleggio. In caso di sinistro è bene denunciare con attenzione, raccogliendo i dati in maniera dettagliata con specifiche schede. A tal proposito, aiuta moltissimo avere una buona documentazione ex ante, ad esempio con fotografie del mezzo fatte appena prima di consegnarle al cliente. In caso di sospetti infortuni non dichiarati, se ci sono riscontri oggettivi è bene portarsi avanti, in quanto la richiesta risarcitoria può avvenire nel tempo: ne abbiamo viste anche a diverse settimane di distanza. In generale, è bene attivare sempre presto il perito anche per “liberare” velocemente il mezzo, per agevolare inoltre la riparazione se necessaria e tornare presto operativo».
Davide Brambilla, Trek Italia: «Il noleggiatore inizia l’attività in un periodo in cui il mondo bici ha spesso già lanciato prodotti nuovi, ma la ricezione del prodotto deve avvenire non oltre marzo o aprile. Per questo la programmazione dell’acquisto è un’aspetto fondamentale, specie per chi volesse lavorare con Trek, che ha una notevole ampiezza di gamma, perciò per lavorare bene è opportuno prendere decisioni e fare gli ordini con dovuto anticipo».
Romano Favoino, Releven, distributore Italia per Lapierre: «Grazie alla sede di Finale Ligure, abbiamo capito che per tanti utenti è meglio noleggiare la bici nel luogo di destinazione, perché il trasporto aereo è molto oneroso e complicato, mentre in auto si occupa molto spazio. E poi in vacanza è piacevole avere una bici perfettamente funzionante, occupandosi solo degli aspetti ludici. Resta solo da riconsegnarla al noleggiatore in serata, che si occuperà della manutenzione. Tanti di quelli che noleggiano, anche alla prima volta, poi si affezionano al brand e diventano nostri clienti».
Alex D’Agosta