Se siete su questa pagina avrete, con ogni probabilità, deciso di comprare la bicicletta. E questo a prescindere che, più o meno consciamente, ve ne rendiate conto. La voglia di bicicletta entra dentro piano piano e resta lì. Non importa quando, ma sappiamo già che sarà così.
Ma intanto, è inevitabile, si inizia a guardarsi intorno. Cosa c’è sul mercato? Cosa potrebbe fare di più al caso mio?
Il budget? pensiamoci dopo
È il momento in cui sognare è lecito e pure gratuito e, anzi, se lo farete nel modo giusto, sarà molto utile anche per indirizzare bene la vostra scelta senza rischi di delusione. Ecco, proprio così: in questa fase potrete pensare in grande e a prescindere dal prezzo. Per fare una scelta giusta occorre prendere in considerazione tutto, anche ciò che sappiamo che non andremo mai a comprare perché al di fuori di un qualsiasi “budget” che considereremo nel nostro “progetto bicicletta nuova”. E questo a prescindere che abbiate già una bicicletta oppure partiate da zero e vi accingiate ad acquistarne una.
Il dubbio è classico e nasce a chi non ne ha mai avuta una così come a chi ne ha già e vuole evolversi. Il dubbio può averlo anche chi ha già una bicicletta top di gamma. Magari quest’ultimo avrà le idee già più chiare perché sa già cos’ha e di cosa sente la mancanza.
Ma partiamo dall’inizio. Questa sezione è dedicata più a chi ha meno esperienza e vuole orientarsi senza imbarcarsi in spese elevate ma neanche correre il rischio di portare a casa una bicicletta che potrebbe rivelarsi presto inadeguata.
Che tipo di bicicletta comprare? La prima domanda che si fanno tutti deve essere girata al contrario: cosa ci voglio fare con la bicicletta?
Tipologie di biciclette
Pedalare oggi può avere molte forme, dalla bicicletta da corsa alla mountain bike alle cittadine ci sono un’infinità di sfumature. L’ultima arrivata, la gravel, è una di queste e sta avendo successo grazie alla versatilità di utilizzo: dall’asfalto allo sterrato pur senza estremizzazioni. Ed è anche una bicicletta per viaggiare. L’uso della bicicletta da corsa, allora, è più campo di chi pensa in termini di prestazione, aspetto da non trascurare, perché quando si scopre la bicicletta e ci si prende gusto, poi viene anche voglia anche di provare qualcosa di più. Quindi, a prescindere dal mezzo che si sceglie, sarà sempre bene pensare a “un po’ di più”, è un consiglio dato dall’esperienza comune.
La bicicicletta va anche per mode. Quando scoppiò la moda della mountain bike pedalare, per chi si avvicinava alla bicicletta, significava comprare una mtb a prescindere dall’uso che se ne faceva. Col risultato che si vedevano modelli piuttosto pesanti (anche perché economici) andare in giro solamente su strade asfaltate. L’illusione dei rapporti per andare dappertutto dava una falsa idea di praticità visto che poi la bici pesava parecchio a causa di ammortizzatori e soluzioni che non sarebbero state sfruttate. Meglio risparmiare peso, allora, verso una bicicletta più stradale con gomme più strette e niente ammortizzatori che, se non sono di alta gamma, risultano piuttosto pesanti.
Le sospensioni lasciamole a chi va su percorsi veramente difficili.
Al tempo stesso le biciclette a scatto fisso, che piacciono moltissimo in città, hanno molti limiti pratici, ma la moda fa il suo corso e il fascino della semplicità che portano in sé sta facendo pure strada.
La leggerezza è importante, ovviamente, ma non è l’unica caratteristica di una bicicletta da vedere, anche perché cercare la leggerezza significa salire facilmente e rapidamente di prezzo. Se non si pedala tantissimo in salita il peso può essere una componente secondaria nella scelta del mezzo. Se si usa la bicicletta per spostarsi o anche per turismo, magari portando qualche bagaglio, meglio allora puntare sulla robustezza e l’affidabilità e magari a ruote adeguate
Resta solo da stabilire la spesa e il livello del mezzo, ma per questo si veda la pagina “Gestire la spesa”.
L’offerta delle bici ibride si sta allargando negli ultimi anni. La diffusione della bicicletta sta portando ad una particolarizzazione sempre maggiore. La confusione si crea perché sono diversi i poli da cui si parte per realizzare un’ibrida: bici da corsa, mountain bike e city bike.
Dalla mountain bike derivano le bici da trekking più spinte. Biciclette con il telaio da mountain bike quasi puro un po’ alleggerite nella componentistica e con gomme meno spesse e tacchettate. Spesso sono dotate di forcella ammortizzata anteriore, ma, per guadagnare peso ci si può rinunciare volentieri. Il manubrio è di tipo flat (come le mountain bike, appunto) ma la componentistica di livello più basso chiarisce le idee circa l’utilizzo più moderato cui è destinata la bici.
Le ibride derivate dalle bici da corsa sono tra le più leggere del mercato. Solitamente si tratta di bici da corsa adattate per lunghi viaggi. Il telaio è, però, più pesante rispetto a quello di una specialissima. Deve sopportare pesi notevoli, magari anche portapacchi (e ci sono gli occhielli specifici) con borse cariche di materiale. Inutile rischiare con telai da un chilo o giù di lì. Il manubrio può essere di tipo flat (piatto) ma anche più borsaiolo. D’altra parte che vuole fare tanti chilometri troverà giovamento dalla possibilità di variare l’appoggio delle mani sulla piega.
La componentistica è da corsa ma di media gamma. Spesso montano la tripla moltiplica per non avere problemi di salite da affrontare anche senza la forma fisica da corridore.
L’arrivo delle bicicletta Gravel è un ulteriore passo in questa direzione.
Dalle city bike derivano le ibride più tranquille. Si tratta di bici dai telai pesanti, è previsto l’uso di parafanghi, e la geometria è più lunga che mai a favore della maggiore stabilità di guida. I componenti utilizzati prevedono la possibilità di variare rapporti ma spesso sfruttano sistemi di cambiata interni al mozzo posteriore. Sono delle vere e proprie city evolute, buone per qualche passeggiata fuori porta ma dal raggio decisamente più limitato.
Le alternative
Per chi vuole la massima personalizzazione, anche in questo caso, non resta che l’assemblaggio di una bici partendo dai vari pezzi.
Spesso si partiva da telai da ciclocross, assemblandoli con componentistica mtb o similare. Una bicicletta completa si può allestire con poche centinaia di euro così a meno che non si voglia andare su qualcosa di più sofisticato.
Scegliere una e-bike
E se dentro ci mettessimo anche il motore sarebbe ancora una bicicletta?
I puristi dicono di no, il concetto di bicicletta include una semplicità tecnica e una propulsione esclusivamente umana che non dovrebbero includere le e-bike. In realtà anche con le biciclette elettriche (che chiamiamo impropriamente così nell’uso comune) la fatica si fa ugualmente e anche tanta, provare per credere. Solo che quella fatica ci verrà restituita con un percorso fatto in tempo più breve oppure con più chilometri. In città può essere una soluzione per non sudare o per trasportare qualcosa (ma questo, perché no, anche in viaggio), fuori città diventa un modo per allargare il raggio d’azione e magari divertirsi senza problemi con amici più allenati o semplicemente godersi sensazioni che il tempo a disposizione per allenarsi non permetterebbe.
Per gli approfondimenti sul tema vi rimandiamo alla nostra sezione dedicata alle e-ebike.